24 Aprile 2003 - Cannes...
tutti pazzi per Tom Cruise
Tutti svegli alle 9:00 !
Ci affacciamo dal tambuccio e scopriamo una bella giornata calda e soleggiata. Mentre Max si reca in paese per acquistare le mitiche baguette, succo d'arancia e alcune cosette per arricchire o completare la nostra già pantagruelica cambusa, il resto dell'equipaggio prepara la colazione in pozzetto. Al rientro di Max, consumiamo la colazione e ci prepariamo per lasciare St. Tropez.
![]() Cannes si avvicina |
![]() Le vele e l'albero di Y2K |
![]() Cannes |
![]() Il comandante vigila |
![]() Avvicinamento a Cannes |
![]() Dario reporter |
Subito fuori dal porto, incontriamo un venticello NE di 10-12 kn, facciamo una serie di bordi per attraversare il Golfo di Saint Tropez e metterci in rotta verso Cannes.
Dario ormai è dedito alle vie della vela e contribuisce attivamente a tutte le manovre sia in porto che in navigazione, oltre che alle evaporazioni di massa dei liquidi alcolici stivati in cambusa.
Y2K esce dal Golfo di Saint Tropez tagliando le scie delle imbarcazioni più grandi e lussuose del mondo, la nostra rotta è 134°, la nostra velocità è di 6 kn e voliamo di bolina stretta fino a Cape Esterelle. Il vento, che ha toccato punte di 15 kn, decide di attenuarsi un pò, ma noi dobbiamo proseguire comunque di bolina.
La nostra lenza è in acqua, ma nessun abitatore marino commestibile ci degna della sua compagnia... la sfiga totale continua.
Il vento cala ancora, avvistiamo Cannes e entriamo nel Golfo de la Napoule. Proseguiamo l'avvicinamento di bolina larga mentre Max e Manu chiamano il porto della città per chiedere la disponibilità di un posto al transito. Ci viene dato l'OK in un inglese stentato che in quattro fatichiamo non poco a capire.
Raggiungiamo Cannes, ammainiamo tutte le vele ed entriamo nel porto. Chiamiamo ancora la capitaneria per avere maggiori dettagli sul nostro ormeggio, ci risponde ancora il signore dall'inglese stentato che ci manda in gita per tutto il porto di Cannes. Stiamo perdendo la pazienza, Max è nervoso (per non dire furibondo) e continua a indirizzare paroline poco gentili alla volta del "Signor Inglese stentato". Ad un certo punto, con nostra immensa gioia, vediamo avvicinarsi a Y2K una piccola imbarcazione: a bordo due signori. A gesti ci fanno intendere di aver capito che ci troviamo in difficoltà e ci indicano di seguirli. Naturalmente non ce lo facciamo ripetere due volte !
La cartina del Porto di Cannes - Fonte:
http://www.riviera-ports.com/english/ports/situation/cannes/cannes.htm
In breve i gentili signori ci portano proprio davanti al nostro ormeggio, li ringraziamo in Inglese, Francese e Italiano. Il nostro posto è uno degli ultimi disponibili per il transito, presso il pontile galleggiante Accueil. La posizione è davvero brutta e scomoda, siamo praticamente fuori dal porto, il vento frizzantino da E-NE ci arriva praticamente sparato addosso. In più, la nostra prua è rivolta ad Ovest per cui l'aria ci investe in piena poppa e la cappottina para-spruzzi non può fare più di tanto. Speriamo che il vento cali durante la notte, altrimenti avremo sonni agitati.
Alla sinistra di Y2K, ci ritroviamo un catamarano Home-made di una coppia di tedeschi... tutti e quattro cerchiamo di capire quali leggi della fisica riescano a tenerlo a galla. Lo scafo è giallo, pitturato a mano, completamente asimmetrico. Intravediamo ammaccature e riparazioni sulla vetroresina al di sotto della linea di galleggiamento... Intere piantagioni di alghe, grappoli di cozze e quant'altro crescono rigogliose, ben attaccate all'opera viva. Le cime sono usurate e sporche, le vele malconce e strappate. Il timone è completamente smontato e a riva, sul pontile. L'armatore lo sta riparando. Molto Naif.
Una volta sistemati, Max si reca in capitaneria per pagare il transito. Y2K paga € 29,70 per una notte. Facciamo un paio di proporzioni con le tariffe dei porti italiani, assolutamente spropositate se si pensa che a Lavagna (Lavagna eh ? NON Cannes o Saint Tropez !!!!) nel 2000 Y2K ha pagato Lit. 55.000.
Decidiamo
di interrompere il discorso sulle tariffe per evitarci solenni arrabbiature e
optiamo per l'aperitivo. Successivamente, mentre le signore del gruppo si
appartano per una doccia, i maschietti si danno da fare per riempire il
serbatoio dell'acqua, ancora inconsapevoli dello "spettacolino" di cui, da lì a
breve, sarebbero stati protagonisti.
Raccontiamo così come narratoci dai diretti interessati, il video ripreso da Manu (e che trovate qui) purtroppo non comprende la "scena madre":
"Max nota che la presa d'acqua che dovrebbe servire il nostro posto è occupata dalla manichetta del catamarano home-made. Visto che la loro presa d'acqua risulta libera, lo stupore è maggiore, ma il mistero viene chiarito non appena Max esamina il rubinetto, infatti risulta rotto. In realtà, il guasto non è gravissimo perchè si tratta di un attacco rapido rimasto incastrato (perchè spezzato) all'interno del rubinetto.
Max chiede aiuto a Dario ed entrambi i prodi, recuperata la cassetta degli attrezzi, si apprestano a rimuovere la parte di plastica rimasta incastrata nel rubinetto. L'impresa si rivela più ardua del previsto, ma la potenza fisica dei nostri eroi prevale sull'oggetto ostinato e l'ostacolo viene rimosso... con tanto di guarnizione !
SCENA MADRE
Un getto violentissimo di acqua gelida investe in pieno Dario e Max e si innalza
verso il cielo, i nostri due baldi si ritrovano al centro dell'attenzione
dell'intero pontile, completamente bagnati. La colonna d'acqua continua a
fuoriuscire, Dario tenta di bloccare il flusso prima inserendo l'attacco rapido
della nostra manichetta (ma la pressione è talmente elevata che il risultato è
quello di una ulteriore doccia), poi coprendo il rubinetto con una mano e
mettendovi tutto il suo peso, Max corre a cercare il rubinetto centrale
dell'acqua con la speranza di sospendere momentaneamente l'erogazione. Trova lo
sportellino, non riesce ad aprirlo, praticamente lo scardina... e finalmente il
geyser d'acqua viene domato!"
Manu attira l'attenzione di Ale
che in quel momento si trova in coperta e inizia le riprese. Ale si catapulta in
pozzetto giusto in tempo per assistere allo spettacolo di Dario grondante acqua,
chino sulla presa dell'acqua, assalito da un attacco di "ridarola
tremens" e di Max che accorre in aiuto dell'amico dopo aver "demolito" mezzo
porto di Cannes.
Il rubinetto viene riparato, la manichetta di Y2K allacciata con successo, il flusso dell'acqua ripristinato e lo sportellino del porto sistemato, il tutto fra una risata e l'altra, sotto gli sguardi un pò perplessi, un pò divertiti, un pò seriamente preoccupati ("oh, les italiens !") degli ospiti del porto.
I
nostri due impavidi eroi salgono a bordo per togliersi gli indumenti fradici e
farsi una doccia calda, intanto il serbatoio dell'acqua di Y2K viene
accuratamente riempito.
Siamo pronti per visitare
Cannes e per farci una seria mangiata di frutti di mare. Lasciamo Y2K e,
camminando lungo la banchina, ci dirigiamo verso l'uscita del porto. Anche qui
una schiera di mostruose imbarcazioni fa mostra di sè, fra queste, una in
particolare attrae l'attenzione di Ale. Un gigantesco motor-yacht con scafo blu
di nome "No Escape". Ale lo fissa per qualche minuto, poi, rivolgendosi ai
compagni di crociera ha la malaugurata idea di dire: "Hey ! Ma questo non è lo
yacht di Tom Cruise ? Lo abbiamo incontrato qualche anno fa ormeggiato nel golfo
si Saint Tropez. Non ti ricordi
Max ?"
Questa semplice e innocente frase ha il potere di scatenare un CATACLISMA di dimensioni cosmiche che sconvolgerà tutto il viaggio di ritorno della compagnia. Scopriamo in questo momento, infatti, che Manu è una accanita, folle fan del noto attore e le parole di Ale la mettono in agitazione. "Devo saperlo ! Devo sapere se su quella barca c'è Tom !".
Dario si rassegna, Max ride, Ale pensa ad alta voce: "Potevo starmene zitta...". Trasciniamo via Manu con la forza, ferma immobile davanti allo yacht incriminato, in completa estasi da adorazione. Riusciamo a guadagnare l'uscita del porto (fra un sospiro e una protesta della Manu) e iniziamo a visitare la città, nello stesso tempo cerchiamo un buon ristorante ove sia possibile gustare pesce o frutti di mare.
Scattiamo fotografie e riprendiamo con le nostre videocamere... ogni tanto dalla direzione in cui si trova Manu ci giungono frasi tipo "Tom, sarai davvero tu ?"... cerchiamo di farla tornare in sè, ma con scarso successo.
Ci inerpichiamo per le incantevoli stradine di Cannes, finalmente un locale attira la nostra attenzione. Il suo nome è già tutto un programma "La moule rit" (in francese significa "La cozza ride"), la specialità, manco a dirlo, sono le cozze. Praticamente siamo già tutti e quattro (bhè, Manu c'è... ma non c'è) seduti al tavolo.
Il ristorante serve le cozze in grosse terrine di terracotta, ogni portata consiste in 1 chilo di cozze cucinate in vario modo con relativo intingolo e crostini di pane per la "scarpetta".
MENU' DELLA SERATA AL "LA MOULE RIT"
Terminiamo la nostra cena e usciamo satolli dal ristorante. E' piuttosto tardi, ma noi rimaniamo fermi sulla decisione di visitare la città e, in particolar modo, la famosa Croisette.
I negozietti sono molto invitanti, Manu e Ale non possono lasciarsi sfuggire l'occasione per un pò di shopping in Costa Azzurra... i consorti sbuffano un pò, ma poi si rassegnano all'inevitabile, dedicandosi a fotografare le zone più suggestive della città. L'acquisto di due belle borse di paglia soddisfa le signore e tranquillizza i signori che se ne escono con un "Fiuuu, hanno finito...".
![]() Cannes By Night |
![]() Cannes By Night |
![]() Cannes By Night |
![]() Casino La Croisette |
![]() Il Palazzo del Festival |
![]() La Croisette |
![]() Bellissime vie di Cannes |
![]() Manu, Dario, Ale... I tre dell'Avemaria |
![]() Lo shopping delle Signore ! |
Giungiamo alla Croisette e ci divertiamo a riconoscere le firme degli attori famosi che hanno lasciato le loro impronte in questo luogo carico di glamour. La piazza e il giardino tutto intorno sono davvero bellissimi, la passeggiata lungo il mare è romantica. Immaginiamo gli attori che da lì a qualche giorno, all'apertura del Festival del Cinema di Cannes, avrebbero sfilato fra gli applausi dei fan. Intanto apprendiamo con orrore che Manu, dopo una telefonata in famiglia, è venuta a conoscenza che la presenza di Tom Cruise al Festival del Cinema è cosa certa, certissima !
Ce ne torniamo verso il porto, la nostra colonna sonora è la voce di Manu: "E' SUA, la barca è la sua !! Lo so, TOM !!! Ma ci sarà anche Penelope ? Ma chi se ne importa di Penelope !!! O magari c'è Nicole... forse sono tornati insieme..."... e avanti così, fino all'ingresso del porto e fino a quando non ci ritroviamo davanti allo yacht "No Escape", piantonato da giganteschi bodyguard.
E' qui che Manu se ne esce con
un: "Adesso lo chiedo alle guardie del corpo se la barca è sua, adesso lo
domando". La blindiamo e la trasciniamo via, fino a Y2K.
Anche se l'aria è piuttosto freschina, ce ne restiamo in pozzetto per un pò a parlare della nostra avventura. Manu è assente, ma ad un certo punto, prima che noi potessimo intervenire, si alza di colpo, scende da Y2K e con tono solenne ci comunica la sua ferma intenzione di andare dai bodyguard e chiedere delucidazioni sulla presenza del beneamato attore. Non abbiamo il tempo di muoverci perchè Manu è già partita in quarta lasciandoci con un bel palmo di naso.
Rimaniamo per qualche minuto in silenzio, guardandoci stupiti, poi Manu ritorna con un sorriso smagliante. Ci lasciamo prendere dalla folle curiosità e circondiamo Manu insistendo affinchè ci racconti cosa sia successo. Alla sua domanda "Ma questo è lo yacht di Tom ?" I giganteschi gorilla non negano, ma domandano a loro volta "Chi ti ha dato questa informazione ?". Per Manu questa è una risposta affermativa !
Ormai è tardi e in pozzetto fa decisamente freddo. Il bollettino meteo della notte preannuncia l'arrivo di una perturbazione che interesserà le coste della Francia e della Liguria a partire dalla serata di Sabato con piogge e temperature in calo. Anche se non sono in vista nè burrasche, nè forti temporali, decidiamo di rientrare ad Aregai Sabato per evitare la pioggia ai nostri ospiti.
Ce ne andiamo tutti a dormire, buonanotte Tom !
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