21 Aprile 2003 - Verso Mentone
Sveglia per le 9.30/10.00, nonostante le poche ore di sonno, l'equipaggio pronto e pimpante smentisce le funeste previsioni del nostro Comandante. Colazione a bordo a base di cappuccio e biscotti Plasmon (?!?).
Max si reca presso il vicino panificio per recuperare un pò di ottima focaccia, la quale si rivelerà stantia e del giorno precedente al momento del pranzo.
Ultimiamo
i preparativi, riempiamo i serbatoi dell'acqua e molliamo gli ormeggi verso
mezzogiorno. Il tempo è buono, nel cielo ancora qualche innocua nuvola, un bel
venticello fresco ci fa pregustare una vivace navigazione a vela. Prima di
lasciare Aregai, breve sosta al pontile carburanti per il pieno. Qui attendiamo
per una quarantina di minuti i "comodi" di un grosso motoscafo che, oltre al
rifornimento, ha simpaticamente organizzato sul molo del distributore un parco
giochi personale. Navighiamo avanti e indietro per tutta la lunghezza del
corridoio che porta alle pompe, giriamo e rigiriamo su noi stessi... La pazienza
di Max cede nell'esatto istante in cui nota che, con estrema calma, una signora
recupera dal molo nell'ordine: due passeggini i quali vengono ripiegati e issati
a bordo, due bimbi ai quali viene fatto indossare il giubbotto di sicurezza,
alcuni giocattoli, una palla.
Sollecitiamo l'armatore del motoscafo. La signora di prima si inalbera e ci becchiamo dei "cafoni"... ok, Y2K non è dotata di rostro, fa niente.
Terminiamo il nostro sospirato rifornimento e usciamo dal porto di Aregai. Ci dirigiamo verso Ovest-Sud Ovest. Il vento, bello fresco, è un forza 4... naturalmente da Sud Ovest, ci tocca bolinare. L'intensità delle raffiche si assesta, poi, intorno agli 11/12 kn, Y2K vola letteralmente sul mare. Carena liscia e pulita, antivegetativa fresca, elica in perfette condizioni. La nostra velocità è costantemente intorno ai 6 nodi e mezzo.
Max
inserisce il pilota automatico e scompare per qualche minuto in coperta. Quando
ritorna in pozzetto, stringe in mano, come un trofeo, la nostra mitica canna da
pesca. Con piglio deciso, svolge la lenza e posiziona l'attrezzo nel porta
canna. Dario, che è a conoscenza della famigerata sindrome da "sfiga totale"
(vedi Diario di bordo
Estate 2001), si fa sfuggire una risatina. Max borbotta ricordando lo smacco
dei due tonni al largo di Ustica e ripetendo "questa volta peschiamo, me lo
sento" per una decina di volte.
E' il momento di un pranzo
veloce, focaccia (stantia del giorno prima - il Comandante insulta il
panettiere), salame, prosciutto e formaggio. Ha inizio anche lo strano fenomeno
delle "evaporazioni", solitamente colpisce liquidi ad alto contenuto alcolico ed
è probabilmente favorito dalle condizioni meteorologiche e dalla temperatura
esterna: una bottiglia di ottimo spumante "Sei Corone" si
volatilizza nel nulla...
Continuiamo a bolinare, un bordo via l'altro. Dario è assorto nella lettura di un manuale "Corso di vela" per la immensa gioia del suo maestro Max, Manu non si sente molto in forma: l'andatura sbandata di Y2K provoca il primo e unico "vomitino" dell'intera vacanza, colpevole forse anche il latte bevuto quel mattino. Manu non drammatizza, si sdraia tranquilla e attende che il corpo si abitui alle sollecitazioni della barca e che il "piede marino" prenda il sopravvento sulla sua momentanea indisposizione.
Viriamo e Max cede il timone a
Dario che ne approfitta per mettere in pratica quanto letto sul suo manuale di
vela.
Y2K viaggia ancora costantemente al di sopra dei 6 nodi, è un piacere timonarla
!
Manu sta meglio, in breve passa anche il mal di mare e tutti noi siamo contenti.
Siamo in Francia, iniziamo ad ascoltare i bollettini Meteo France che annunciano lo stabilizzarsi del bel tempo, venti a regime di brezza e sole caldo per tutta la settimana. Poco dopo il vento comincia a cedere, Forza 3, Y2K continua imperterrita la sua corsa sbandata. La nostra velocità passa a 4 nodi, ormai ci stiamo avvicinando alla nostra prima tappa, il porto di Menton-Garavan.
Manu, che sa parlare molto bene Inglese e capisce bene il Francese (quest'ultima lingua pressoché sconosciuta al resto dell'equipaggio), viene nominata sul campo "addetta alle comunicazioni VHF" e cerca di mettersi in contatto con Menton-Garavan. Ci rispondono, parlano solamente francese. Capiamo che non ci sono posti liberi per il transito.
Optiamo per il porto Comunale di Mentone, vi giungiamo intorno alle 18. Recuperiamo la lenza che, manco a dirlo, è rimasta costantemente ignorata dai pesci del confine Italo-Francese. Troviamo subito un buon ormeggio davanti alla Capitaneria. La nostra manovra è perfetta. Gli uffici sono chiusi, pagheremo il nostro transito domani mattina.
La cartina del Porto di
Menton-Garavan - Fonte:
http://www.salon-nautic.com/ville/menton.htm
Sistemiamo Y2K e scendiamo subito a terra per una breve visita alla città. Ci ripromettiamo una Menton By Night subito dopo cena.
![]() Vista di Mentone dalla diga foranea |
![]() Ancora Mentone |
![]() Ingresso del porto Comunale |
![]() Y2K ripresa dalla diga foranea |
![]() Sempre Y2K ormeggiata a Mentone |
![]() Mentone vista dal mare |
Su Y2K ceniamo con spaghetti alla amatriciana, specialità di Ale e Max, innaffiati da un ottimo vinello anch'esso vittima del fenomeno delle "evaporazioni". La mega bottiglia di limoncello si materializza, invece, dal nulla sul nostro tavolino. La serata prosegue fra letture amene e consultazioni dei manuali nautici della biblioteca di bordo.
Siamo stanchi morti e, nostro malgrado, dobbiamo rinunciare a Mentone By Night: stiamo dormendo in piedi. Ce ne andiamo tutti a nanna.
Vieni a trovarci sul nuovo BLOG: http://y2ks.blogspot.com