La sveglia suona alle 4:30 del mattino. Questa volta c'è poco da indugiare, dobbiamo muoverci in fretta, lasciare l'Elba e puntare dritti sulla Liguria prima che il mal tempo decida di tirarci un brutto scherzo. Issiamo l'ancora e tracciamo la rotta. Vogliamo stare una decina di miglia o anche più lontani da Capo Corso, qui il mare è molto grosso e non abbiamo nessuna intenzione di finirci in mezzo.
Navighiamo a motore fino alle prime luci dell'alba, poi riusciamo ad aprire il genoa e a sfruttare la timida brezza da S-SW che fa capolino con il sole. Una lunga processione di imbarcazioni si stacca dalla Corsica approfittando della finestra di bel tempo per raggiungere le rispettive destinazioni.
Continuiamo a navigare, la nostra rotta ci porta comunque ad avvicinarci relativamete a Capo Corso, più Y2K si allontana dalle coste dell'Italia, più incontriamo mare vecchio e onde gonfie. La brezza dura per un pò, poi si attesta sui 10 nodi sempre più da poppa. Il nostro genoa non ce la fa più a stare gonfio e comincia a sbattere ad ogni onda che ci raggiunge. Di aprire il gennaker non se ne parla neanche, rischiamo di strapparlo a causa del mare, così chiudiamo la vela e riaccendiamo il motore.
La navigazione a motore si rivela assai poco confortevole, Y2K dondola da matti e la cosa va avanti così per tutta la mattinata: niente vento, ondoni gonfi da NW, fastidioso dondolio a tal punto che ci passa la voglia di prepararci il pranzo.
Nel pomeriggio nulla di nuovo sotto il sole (o quel poco che incontriamo) anzi, mano a mano che ci addentriamo nel Mar Ligure, le onde gonfiano sempre di più e diventano ancora più fastidiose. All'orizzonte notiamo una grossa fascia scura di nubi cariche di umidità che si avvicina alla nostra posizione... che allegria...
La lenza non da segni di vita, la penosa andatura ci rende apatici e sonnolenti. Tentiamo di "svegliarci" cercando di chiamare il nostro amico Stefano di "Major Tom" al VHF, sappiamo che anche lui sta rientrando ad Aregai facendo la nostra stessa rotta, ma è partito una paio di ore prima di noi. I nostri tentativi sono infruttuosi, probabilmente è troppo lontano oppure a causa delle condizioni meteo la propagazione è pessima.
La minacciosa fascia scura si avvicina, il cielo diventa completamente grigio. Verso il tramonto incontriamo un gruppo di delfini che rimangono con noi per un bel pò di tempo ed a più riprese si danno il turno per giocare con la prua di Y2K. Lasciamo che il pilota automatico guidi la barca e ce ne andiamo a prua per osservarli e giocare con loro. L'incontro rende meno noiosa la traversata.
Dopo il tramonto, la coltre di nubi umide si fa più fitta e comincia a venire giù una tremenda e stupidissima pioggerellina. Ci sembra di trovarci all'interno di un locale con una piscina coperta. Mancano 28 miglia ad Aregai e le condizioni sono da tedio.
Alle 19:30 mandiamo giù un qualcosa di caldo mentre l'onda non ci da affatto tregua. Alle 22 siamo ad 11 miglia da Aregai - praticamente siamo incollati allo schermo del plotter a contare le miglia mancanti a destinazione - e finalmente, forse, l'onda comincia a cedere a causa della vicinanza della costa. Ogni 10 minuti, tanto per gradire, ci becchiamo una spruzzatina di pioggia. Abbiamo freddo, indossiamo le cerate e la vista della costa che si avvicina è quasi un miraggio.
Alle 23:50 - finalmente - la prua di Y2K varca l'ingresso di Marina degli Aregai. Non ne potevamo più: siamo stanchi, stufi, umidi, stressati, intorpiditi, infreddoliti, ma così sollevati per aver concluso questa tremenda traversata a dir poco sofferta. Ci dirigiamo piano piano verso il nostro ormeggio e nel giro di pochi minuti ci ritroviamo di nuovo al posto M17. Roberto di "Marineco" ci ha visto arrivare da lontano e ci aspetta in banchina per porgerci le cime e darci il bentornato - la vista del nostro amico con un sorrisone stampato sulla faccia e le cime in mano ci ripaga da tutte le sofferenze patite :-)
Stefano è arrivato un paio di ore prima ed i tanti amici di banchina sono appena arrivati o stanno arrivando. Tutti ci sinceriamo della posizione di ciascuno. Lo sapevamo, ma l'ultimo bollettino meteo è a dir poco devastante: netto peggioramento delle condizioni nelle prossime 12 ore. Temporali, venti da burrasca e mare agitato. La finestra si è esaurita.
Una volta soddisfatti e certi che tutti i nostri amici siano al sicuro, sistemiamo Y2K alla meno peggio e ce ne andiamo a dormire.
Ed anche questa vacanza è archiviata. L'indomani ci aspetta una buona dormita e grandi lavori di pulizia e sistemazione.
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