Ore 7:00, suona il cellulare-sveglia. Ci alziamo subito ed iniziamo i preparativi per la partenza. La mattina è bellissima, cielo terso, mare calmissimo.
In pochi minuti issiamo l'ancora, passiamo accanto a "Saralu" dove sono ancora tutti addormentati. Lasciamo i nostri amici di poppa e ci dirigiamo lentamente verso l'uscita della baia. Non appena ci troviamo ad un paio di miglia di distanza dalla costa, ci prepariamo un buon caffè, ci consultiamo con il Tattico e filiamo la lenza in acqua. Un mare liscio come l'olio, un cielo che continua ad essere sereno ed una brezza leggerissima accolgono Y2K.
La mattinata prosegue calma e tranquilla, navighiamo a motore lasciandoci a sinistra Santa Giulia e Cala Manza fino al capo estremo a sud della Corsica. Qui entra in azione "l'effetto Bonifacio" e nel giro di qualche secondo passiamo da zero a 20-22 nodi. Issiamo randa e genoa, siamo al lasco - l'andatura ottimale di Y2K - e filiamo come missili a 8 nodi e mezzo ! Ben presto siamo al centro del canale, qui il mare è piuttosto formato, ma fortunatamente non ne soffriamo molto perchè prendiamo le onde al giardinetto. E' il momento di ammainare la bandiera di cortesia Corsa, e di issare quella Italiana seguita dai Quattro Mori della Sardegna.
Proprio mentre affrontiamo la zona più perturbata e difficile delle Bocche parte il mulinello ! Dalla quantità di lenza che finisce in mare, sembra trattarsi di qualcosa di discrete dimensioni. Siamo a vela e navighiamo veloci, dobbiamo rallentare al più presto possibile. Max corre alla canna e si mette in posizione di combattimento, Ale afferra il timone e porta Y2K prua al vento, in modo da sventare un pò le vele senza fermare del tutto la barca. Una volta completata la manovra, Y2K procede a circa 4 nodi e Max comincia il recupero della lenza: dopo qualche minuto, porta a bordo un bel tonno di circa 3 chili. SMS ed MMS di rito per suscitare la solita piccola dose di invidia in tutti i nostri amici. Anche per oggi, la cena è assicurata !
Riportiamo Y2K in rotta e riacquistiamo velocità immediatamente. Schizziamo a più di 8 nodi fino all'isola di Tavolara. Una volta entrati nel golfo di Olbia e lasciata Tavolara alla nostra destra, prima il vento scompare del tutto, poi ce lo troviamo da SE. Ci stufiamo, avvolgiamo il genoa ed accendiamo il motore.
Attraversiamo tutto il golfo procedendo a motore, incontriamo un gruppo di delfini che ci ignorano del tutto, quindi raggiungiamo una baietta proprio sul Capo Coda Cavallo. La baia è affollatissima ! Roba da isterismo puro. Noi siamo accaldati e vogliamo farci un bagno, inoltre siamo stanchi e vogliamo fermarci. Poi siamo convinti che il 95% di quelle imbarcazioni isserà l'ancora per le 17:00 :-) Cominciamo a gironzolare in mezzo alla selva di barche finchè non adocchiamo un grosso motoscafo in procinto di andarsene. Ci precipitiamo come falchi e "soffiamo" il buco ad uno yacht a motore appena arrivato.
Non appena Y2K si sistema, ci tuffiamo in mare e ci godiamo un lunghissimo bagno ristoratore, divertendoci come matti per le battute e per le canzoncine cattivelle di carattere calcistico/mondiale a noi rivolte da un gruppo di ignari ragazzotti in pedalò, attirati dal vessillo francese a poppa di Y2K. Solamente dopo un pò rompiamo l'incantesimo chiamandoli e facendo loro notare di essere italiani: i ragazzi attaccano l'Inno Nazionale, poi si allontanano da noi pedalando a colpi di "Campioni ! Campioni !"
Chiusa la parentesi "mondiale", torniamo a bordo per asciugarci al sole. Verso le 18, come previsto, la baia comincia a svuotarsi, ben presto rimaniamo in sei, il vento scema del tutto e noi finalmente ci prepariamo la cena in una pace ed una calma surreale. Il pasto della sera prevede tranci di tonno fresco al barbecue, cuciniamo discutendo con il Tattico di Maestrale e marineria.
I tranci di tonno alla brace si rivelano una vera e propria delizia...
Terminiamo di mangiare sotto lo sguardo vigile ed anche un pò fastidioso di un gruppetto di gabbiani radunati accanto a Y2K ed in perenne attesa fra un gridolino stridulo e l'altro. Diamo loro gli avanzi di tonno.
Riassettiamo e ci fermiamo in pozzetto ad assistere prima ad un tramonto strepitoso, poi ad una stellata altrettanto strepitosa. Rimaniamo ad osservare le stelle candenti per un'oretta prima di crollare completamente dal sonno. Chiudiamo tutto e ce ne andiamo in cuccetta.
Nel bel mezzo della notte si alza una leggera brezza da NW ed in breve rinforza. La nostra baia, manco a farlo apposta, è aperta a NW, il mare quindi riesce ad entrare con tanti saluti al ridosso. Risultato: ci svegliamo e trascorriamo il resto della notte in bianco. Soltanto il Tattico ronfa beato in quadrato. Ci ripromettiamo di alzarci all'alba e scappare verso altri lidi.
Vieni a trovarci sul nuovo BLOG: http://y2ks.blogspot.com