Ore
4:40. Dopo poche ore di sonno agitato suona la sveglia. Sia noi che l'equipaggio
di Stellina impieghiamo meno di 10 minuti per prepararci di tutto punto.
Indossiamo vestiario pesante: vari strati di magliettine e mutandoni, pile,
calze di lana e scarpe, cerate, berretti di lana per affrontare la navigazione
notturna alle difficili latitudini di Bonifacio.
La
brezza è tesa, ma la tanto attesa finestra notturna è arrivata: l'operazione
Fuga da Bonifacio
ha inizio.
Non sono neanche le 5 quando Y2K lascia - finalmente ! - il marina di Cala Camiciotto, seguita subito dopo da Stellina. E' buio pesto e noi ci avvaliamo della luce della luna piena per individuare i segnali di pericolo non luminosi, del radar per gli ostacoli e le coste, delle carte e del GPS per seguire il canale in mezzo alle isole. Come deciso il giorno prima, rimaniamo ridossati passando ad est di Caprera, costeggiamo La Maddalena sempre ad est fino a raggiungere Isola Piana ed Isola Lunga, a loro volta ad est di Budelli e di Santa Maria. Y2K avanti, Stellina dietro in fila indiana.
Albeggia, nuvole grigie corrono dalla Corsica alla Sardegna.
Scapolata Santa Maria, ci troviamo nelle Bocche. Sono le 7, un 22 nodi bello fresco in aumento ci investe in pieno, il mare è molto formato. Nulla di proibitivo, almeno per ora, fa solo un gran freddo ! Le nostre figure bardate ci ricordano più le immagini dei navigatori della Vendee Globe alle prese con impegnative tratte nei Mari del Sud, tempestati di iceberg, che una coppia di velisti in vacanza nel Tirreno...
Apriamo
il Genoa prendendo due mani di terzaroli perchè intanto il vento è aumentato,
spegniamo il motore e filiamo come razzi a 7 nodi e mezzo. Mare e vento al
traverso, poggiamo un pò e facciamo rotta su Punta Chiappa. Ci teniamo
costantemente in comunicazione con Stellina che, dovendo rientrare in Liguria,
segue una rotta leggermente differente dalla nostra, puntando su Solenzara.
Mentre proseguiamo tutti intirizziti, Ale si accorge che qualcosa non va a
poppavia di Y2K.
Qualcosa non è al suo posto, c'è un non so che di sbagliato che attrae la sua
attenzione. Basta un rapido esame per scuotere dal torpore i nostri neuroni
congelati: è sparita la canna da pesca !!! La preziosissima canna da pesca, lo
strumento-reliquia di Max, il sacro oggetto venerato da tutto l'equipaggio di
Y2K è scomparso nottetempo insieme al mitico Rapala-terminator ! Dopo i primi
secondi di sconcerto, cominciamo a parlare confusamente: "Ma ieri c'era ?" - "Si
c'era, prima di andare a dormire era lì !" - "Ma allora è caduta !" -
"Impossibile, era fissata al pulpito con una cima come al solito..." - "Vero !
Ma allora ce l'hanno rubata !" Realizziamo che siamo stati derubati da qualcuno
che è per forza dovuto salire a bordo di Y2K per sciogliere la cima di sicurezza
e sfilare la canna dal suo sostegno e che ha agito indisturbato a causa del
frastuono causato dal vento e dalla barca che si agitava. La realizzazione ci
riempie di rabbia e di amarezza: è il momento delle parolacce. Solitamente noi
non siamo tipi vendicativi, ma questa volta proprio la cosa non ci va giù...
Auguriamo al simpatico furbastro autore del misfatto le seguenti due calamità:
che un tonno gigante - ma proprio gigante - dell'Atlantico abbocchi di sorpresa portandosi negli abissi tutto quanto, canna compresa, arrecando qualche danno al pulpito di poppa.
che qualche altro furbastro, più furbastro del nostro amico furbastro, gli riservi la stessa sorpresa e faccia sparire la nostra canna nel nulla come è successo a noi, arrecando qualche danno al pulpito di poppa.
Intanto noi la canna e tutto il resto ce li dobbiamo ricomprare !
Passato
il trambusto e la "leggera" arrabbiatura per la sparizione del nostro prezioso
strumento da caccia, torniamo ad affrontare la navigazione nelle acque di
Bonifacio. Il passaggio delle Bocche ci porta via un paio di ore circa: le
trascorriamo bevendo caffè caldo ed osservando una coppia di delfini che surfano
allegramente sulle creste spumose delle onde ripide. Sembra si divertano un
mondo.
Poi, finalmente, scapoliamo Punta Chiappa e... forse entriamo in un tunnel spazio-temporale, uno di quegli strani fenomeni "cosmici" che in Star Trek vengono definiti come "anomalie sub-spaziali", sta di fatto che ci sentiamo teletrasportati su un mondo alieno: brezza 5/10 nodi, mare calmo, cielo azzurro, CALDO !
Cominciamo a toglierci di dosso i numerosi strati di vestiario e, incredibilmente, riusciamo a rimanere in costume da bagno ed a prendere il sole. Manco fosse estate !!!
Ci mettiamo in comunicazione con Stellina, anche loro navigano in acque tranquille e procedono spediti verso Solenzara. Per i nostri amici le vacanze terminano Domenica e devono ancora macinare miglia. Ci auguriamo buon vento a vicenda e ci diamo appuntamento per la sera.
Noi
abbiamo ancora 10 giorni di vacanza, siamo in astinenza da bagni, tuffi, sole,
tintarella, aperitivi in pozzetto. Inoltre ci vediamo
costretti a smaltire le conseguenze dei vari bagordi culinari ed alcolici cui
abbiamo indugiato in Sardegna per una settimana. Nel giro di un paio di secondi
scegliamo la nostra prossima meta: volgiamo la prua in direzione Cala del
Pinarello dove desideriamo fermarci per un paio di giorni.
L'ancora di Y2K tocca il fondo della bellissima baia alle 11.30. Non riusciamo ancora a credere ai nostri occhi ed alle nostre orecchie: la barca è ferma e si dondola dolcemente, il mare è azzurro, il cielo è azzurro, la brezza soffia leggera e - ripetiamo - fa caldo. Dopo una settimana di grigiume, freddo, tempeste, ci tuffiamo in mare come pazzi per il nostro QUARTO bagno della stagione.
Dopo il bagno, saltiamo a bordo del nostro tender per un primo breve giro di perlustrazione, poi torniamo a bordo per uno snack, un caffè ed un buon pisolo pomeridiano per recuperare un pò la stanchezza della levataccia.
Nel pomeriggio saltiamo ancora una volta a bordo del tender ed andiamo a riva. La cala è bellissima, profonda e rotonda, perfettamente ridossata dalla brezza, riparata anche dall'Isolotto Pinarello. La baia è circondata da un'unica striscia di sabbia dorata ed il mare è azzurrissimo, roba da far invidia alle più esotiche località tropicali.
Mentre siamo in perlustrazione, adocchiamo un baracchino sulla spiaggia, vende gelati. Ne vogliamo assolutamente uno, ma per il nostro giro in tender non abbiamo portato con noi i soldi. Ci precipitiamo di nuovo sul gommone e ci lanciamo come missili verso Y2K. Il tempo di recuperare il portafoglio e siamo di nuovo a smotorare come matti verso la spiaggia.
Ci accomodiamo ad un tavolo di legno sulla spiaggia e ci gustiamo il nostro gelato insieme ad una birra bella fresca. La vista di tutta la baia è davvero mozzafiato.
Rimaniamo seduti al tavolo per una decina di minuti, poi saltiamo a bordo del gommoncino e torniamo al bordo di Y2K. Trascorriamo le ultime ore del pomeriggio continuando ininterrottamente a tuffarci ed a fare il bagno.
Mentre ci prepariamo un piatto di penne al pomodoro, saltate in padella con un filo di olio extra-vergine ed uno spicchio di aglio chiamiamo Michele per avere notizie e sapere se Stellina è arrivata a Solenzara ed ha trovato posto. Michele ci conferma che sono tranquillamente ormeggiati in banchina e che appena arrivati in tarda mattinata, l'equipaggio ha mollato tutto per fiondarsi in spiaggia per ore ed ore, anche loro affamati di estate, di caldo e di bagni.
Terminiamo la cena e telefoniamo ad Achille per il consueto appuntamento con la meteo. Achille ci comunica che è in arrivo un Forza 5 sui 25 nodi sul Mar Ligure (ecchissene del Mar Ligure....), mentre nella nostra zona, invece, avremo uno scirocchetto leggero prima, poi i venti si assesteranno a regime di brezza per i successivi due giorni. Il nostro meteorologo di fiducia ci dice di goderci il bel tempo ormeggiati in baia e di stare tranquilli almeno per 48 ore. Naturalmente noi non abbiamo nessuna intenzione di levare le ancore e vogliamo assolutamente seguire il consiglio di Achille. Prima di concludere la telefonata, Achille - forse esasperato per questa pazza estate - si lascia sfuggire una vera e propria rivelazione: i suoi calcoli, ripetuti una dozzina di volte, danno per certo l'arrivo dell'Anticiclone Africano a partire dalla prossima settimana. Avremo tempo soleggiato, caldo, afa (bhè, dopo l'era glaciale onestamente non ci importa proprio un fico secco) e alta pressione stabile... Numi del cielo !!! I nostri cervelli si rifiutano di elaborare quello che hanno appena sentito, siamo al settimo cielo per la felicità.
Per festeggiare l'avvenimento ci concediamo un dopo cena in pozzetto in compagnia del Tattico a base di specialità sarde, mirto e dolcetti. E' la nostra quarta serata in pozzetto e ci sentiamo pieni di euforia. Abbiamo sonno, dobbiamo recuperare la fatica, il freddo della nottata passata a fuggire da Bonifacio. Non resistiamo più di una trentina di minuti, quindi ce ne andiamo dritti e filati in cuccetta addormentandoci nel giro di un secondo.
Vieni a trovarci sul nuovo BLOG: http://y2ks.blogspot.com