Il cellulare sveglia suona puntualissimo alle 6 del mattino, ci alziamo un pò rimbambiti e cominciamo i preparativi per mollare gli ormeggi.

Max accende il computer e scarica le ultime carte meteo, fortunatamente queste confermano l'affermarsi del bel tempo, siamo tutti più tranquilli.Usciamo da port Toga, è l'alba

Cominciamo a muoverciAlba alla Capraia lentamente, allontanandoci dall'incredibile buco di posto che ci è stato assegnato, in breve raggiungiamo l'imboccatura del porto e siamo nuovamente in navigazione.

Appena fuori dal marina, ci accoglie il sole appena sorto, un cielo dorato che illumina la costa e la Capraia, una brezza da sud-est sui 10 nodi ed un fastidioso mare residuo da est. Procediamo un pò a motore, poi issiamo la randa ed apriamo il genoa. Navighiamo di bolina larga per una mezz'oretta, ne approfittiamo della situazione tranquilla per prepararci la colazione.

Mano a mano che ci dirigiamo verso sud e come da previsione, il vento comincia a diminuire attestandosi infine su forza 2. Ok, riaccendiamo il motore.

Incrociamo Stellina.Incrociamo decine di altre barche che, approfittando del bel tempo, risalgono la Corsica verso nord: con ogni probabilità anch'esse sono rimaste bloccate per giorni dai capricci dell'anticiclone e adesso che per molti le vacanze sono agli sgoccioli stanno recuperando miglia verso casa.

Continuiamo la nostra navigazione smotorando allegramente fino all'altezza di Campoloro-Tavernà, qui il vento rinfresca un pochino e ci permette di issare nuovamente le vele. Nonostante le previsioni indichino un vento da nord-est, la nostra brezza se ne fa un baffo e si ostina a provenire da sud sud-est costringendoci ad una bolina piuttosto scomoda ed a stringere fino a 30 gradi. Non ci lamentiamo: dopo tanti giorni passati in porto, al gavitello, in mezzo a sventolate da record, questa veleggiata per noi rappresenta unaL'equipaggio di Stellina saluta l'equipaggio di Y2K ! vera pacchia !

Raggiungiamo e superiamo Stellina che era partita circa un'ora prima di noi, continuiamo a tenere un angolo molto stretto per evitare di allontanarci troppo dalla nostra rotta ideale e fare miglia inutili.

Quando siamo a circa 6 miglia da Solenzara, il mare comincia a montare e Y2K, sempre di bolina, comincia a sbattere sulle onde. Michele ci chiama al telefono, come al solito facciamo il punto della situazione e ci aggiorniamo sulle ultime novità. Il nostro amico ci comunica che anche Silvia e Roberto di "Marineco" - un Grand Soleil 39 nostro vicino di banchina - si trovano a Solenzara... praticamente è tutta l'estate che l'intero pontile "M" di Aregai si sposta in blocco da un porto all'altro. I nostri amici tentano di prenotarci un posto barca, ma Solenzara non accetta prenotazioni... Pazienza, ci diamo appuntamento nel marina per un saluto ed una bevuta rinfrescante.

Bolina stretta ed un pò di mare.Alle 17:30, finalmente, entriamo nel porto di Solenzara. Immediatamente facciamo il pieno di carburante, quindi attendiamo che ci indichino il nostro ormeggio. Il marina è stipato fino all'inverosimile ! I posti al transito sono esauriti, tuttavia la direzione del porto tenta fino all'ultimo di sistemare al meglio tutte le barche ospiti sfruttando ogni anfratto possibile. Ci assegnano un ormeggio in testa ad un pontile: dobbiamo filare la nostra ancora e quindi venire indietro con la poppa in banchina. Ci prepariamo per l'ormeggio, un motoscafo ed un ketch ci ostacolano proprio durante le fasi finali dell'avvicinamento, Max è costretto aVerso Solenzara: meditazioni dell'Armatore... mettere in folle con il risultato che l'ancora non agguanta come vogliamo. Dobbiamo rifare tutto per la seconda volta. Finalmente siamo fermi, ci sistemiamo e ci guardiamo attorno: tutto sommato c'è anche andata abbastanza bene.

Michele entra in porto una trentina di minuti dopo di noi, Stellina viene piazzata all'inglese in terza fila. Per scendere dalla barca al pontile, l'equipaggio deve scavalcare tutti quanti con nonchalance, effettuare un percorso di guerra fra battagliole, draglie, candelieri, passavanti, plancette e motori, e snocciolando una serie interminabile di "scusi", "grazie", "permesso".

Max e Michele si recano in Capitaneria per saldare il transito, Y2K paga € 38,30 per una notte.Benvenuti a Solenzara.

Sistemiamo la barca fuori e dentro, ci facciamo una doccia infinita in plancetta, poi ci prepariamo un piattone di penne alla Amatriciana.

Il Tattico è molto contrariato sin dal mattino: il cambiamento di rotta imposto dalle avverse condizioni meteo lo ha reso inquieto scombussolando tutti i suoi piani. Per 10 minuti discutiamo tutti insieme in pozzetto le prossime mosse, poi, visto che noi crolliamo dal sonno, chiudiamo tutto e ce ne andiamo in cuccetta.

Il Tattico osserva i nostri movimenti con evidente disappunto - "questo equipaggio di dormiglioni, anche un pò rammolliti...altro che giro del mondo..." - lo lasciamo al tavolo di carteggio, profondamente immerso nella lettura dell'ultimo volume sul regime delle correnti in Costa Smeralda.

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