Ci svegliamo di buon ora, verso le 8, e per prima cosa telefoniamo ad Achille per un breve aggiornamento meteo. Le previsioni per la giornata sono ottime e ci mettono di buon umore.

Il Golfo di Santa Giulia
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Stellina ha già mollato gli ormeggi, noi ci attardiamo ancora per qualche minuto, il tempo per recarci in paese ad acquistare un paio di baguette e due fette di faux filet da fare al barbecue.

Una volta tornati a bordo, molliamo gli ormeggi e guadagniamo faticosamente l'uscita del porto facendo lo slalom fra le innumerevoli imbarcazioni ferme in coda in attesa di fare il pieno di carburante. Fortuna che siamo stati previdenti e che ci siamo "riempiti la pancia" la sera precedente.

Considerata la splendida giornata e la nostra astinenza da bagni, rada, tuffi e tutte le tipiche attività estive, decidiamo che la nostra prossima meta sarà il bellissimo Golfo di Santa Giulia. E' situato a metà strada fra Porto Vecchio e l'ampia insenatura di Santa Manza. Sappiamo anche che i nostri amici Paola e Marco di Futura - dopo interi giorni trascorsi in porto in Sardegna, varie depressioni, tempeste e quant'altro - stanno approfittando del bel tempo per risalire verso la Liguria. Nel corso della loro traversata si concederanno una sosta di qualche ora in questa baia proprio oggi. Non vogliamo perdere l'occasione per salutarli.

In navigazione verso Cala Santa GiuliaChiamiamo Michele sul VHF: l'equipaggio di Stellina ha deciso di fermarsi circa 10 miglia a nord rispetto a noi, dando ancora nel Golfo di Pinarello. Michele ci descrive il suo ormeggio come speciale, sabbia bianchissima, mare turchese. Noi annotiamo il tutto sul nostro Diario e ci ripromettiamo di visitarlo sulla via del ritorno.

La navigazione è tranquilla, soffia una leggera brezza tiepida, il mare è appena increspato, il sole è caldo... roba da non credere. Ci godiamo questo raro scorcio di estate spaparanzati al sole, finalmente in costume da bagno e... sentendo pure caldo !

Dopo circa 3 ore raggiungiamo la baia di Santa Giulia, sono circa le 13:10. In lontananza scorgiamo Futura e il suo equipaggio: ci hanno già avvistati e si stanno sbracciando per farsi notare. Dirigiamo su di loro e cominciamo il nostro avvicinamento per entrare nella cala. La parte più spettacolare di questo angolo di Corsica è sulla sinistra del golfo. Bisogna prestare un pò di attenzione all'ingresso perchè è necessario aggirare e mantenersi a dovuta distanza da una secca con tanto di scogli semi affioranti posta più o meno a centro cala, un pò più sulla sinistra.

Mare e spiaggia lasciano davvero senza parole: non hanno nulla da invidiare ai tanto ricercati paradisi tropicali, ne rimaniamo subitoIn navigazione verso la baia di Santa Giulia incantati.

Ci avviciniamo lentamente, la baia è abbastanza affollata, ma scorgiamo un grazioso angoletto a fianco di un catamarano, facciamo manovra e diamo ancora. Non appena siamo sistemati, ci tuffiamo immediatamente e raggiungiamo a nuoto i nostri amici. Paola e Marco ci accolgono a bordo di Futura offrendoci un buon aperitivo a base di prosecco fresco. Ci fermiamo a chiacchierare con loro per una quindicina di minuti, ci raccontiamo le nostre avventure, le ultime novità, l'estate balorda e il brutto tempo che ha imperversato sulla Sardegna e la nostra convinzione di poter ancora raggiungere almeno il Golfo di Cagliari.

Purtroppo Futura deve ripartire e volgere la prua verso Aregai. Marco ci suggerisce di prendere il loro posto in rada, molto più protetto, ridossato e vicino alla costa rispetto a quello che noi occupiamo attualmente. L'idea ci solletica e accettiamo. Salutiamo calorosamente i nostri amici, quindi ci tuffiamo e ritorniamo a nuoto a bordo di Y2K. Ci asciughiamo in fretta, poi salpiamo velocemente l'ancora, attendiamo che Futura recuperi la propria, quindi ripetiamo l'ormeggio occupando lo spazio lasciato dai nostri amici.

Salutiamo ancora Paola e Marco fino a quando rimangono in vista, li chiamiamo sul VHF per un ultimo scambio di battute ed auguriamo loro buon vento anche se sono a bordo di un motoscafo :-)

Y2K nelle splendide acque di cala Santa Giulia Il nostro tender fra i massi granitici Cala Santa Giulia

Finalmente possiamo rilassarci e goderci appieno questa giornata estiva: bagni infiniti, tuffi a non finire. Saltiamo a bordo del nostro tender per il giro turistico della baia: il mare è verde-acqua, la coste sono rocciose, composte da chiari massi granitici levigati dall'acqua e dal vento. Ci addentriamo in mezzo ai più grossi con il gommoncino: spettacolari polle di acqua marina sono nascosti dietro a queste gigantesche rocce, il colore del mare diventa trasparente. Incredibili, minuscole spiaggettine di sabbia impalpabile sono disseminate un pò ovunque. Ancoriamo il nostro tender nel mezzo di una di queste polle ed esploriamo a piedi il resto della costa muniti di videocamera e macchina fotografica. Ci intrufoliamo sotto alcuni massi davvero impressionanti, incastrati gli uni agli altri a creare forme strane. Sbirciamo attraverso fessure e fenditure nella roccia, scorgiamo la baia e Y2K che si dondola placidamente su questo mare turchese. Un paesaggio davvero bellissimo.

Santa Giulia:i massi granitici Santa Giulia: i massi granitici. Santa Giulia: Ale fra rocce gigantesche e spiagge bianche.
Santa Giulia: scorcio sulla baia e Y2K. Santa Giulia: spaparanzati sulle rocce. Santa Giulia: la splendida spiaggia.

Passiamo almeno un'ora fra quelle rocce: alcune di esse sembrano proprio modellate come sedili sull'acqua e noi ne approfittiamo per sederci in mezzo a questo mare stupendo con i piedi a mollo a prendere fresco. Poi saltiamo ancora una volta a bordo del nostro tender, "salpiamo" l'ancorotto e ci dirigiamo verso la spiaggia. La sabbia è bianca, abbagliante, finissima, procediamo al minimo lungo tutta la sua lunghezza, quindi ci dirigiamo verso il centro della baia e verso gli scogli semi-affioranti.

Nuvole di minuscoli pesciolini schizzano via da tutte le parti al nostro passaggio, più ci avviciniamo agli scogli, più il numero delle creature di mare aumenta. Riusciamo a vedere una razza che sembra volare placidamente nel nulla.

Completiamo il nostro giro turistico e ce ne torniamo a bordo soddisfatti: è dall'inizio della nostra vacanza che non abbiamo una giornata di mare così intensa. Siamo contenti e soddisfatti, ci concediamo un lungo pisolo ristoratore al sole tiepido. Nel pomeriggio poltriamo vergognosamente in pozzetto, prendiamo il sole e giochiamo con Willy, il quale, nonostante il cambiamento dei piani di navigazione, sembra aver ritrovato il solito buon umore da Tattico "verace".

In serata allestiamo il nostro mitico barbecue e ci prepariamo la nostra cena arrostendo le due fette di controfiletto e un paio di wurstell. Gli equipaggi di tutte le altre imbarcazioni in rada ci guardano con gli occhi iniettati di sangue, tipici di chi è pronto al più sanguinoso arrembaggio pur di conquistare un pezzo di carne alla brace...

Dopo cena è il momento del nostro consueto appuntamento con il bollettino meteorologico di Achille: la cena ci rimane sullo stomaco ed il morale ce lo ritroviamo più sotto di quello che c'è solitamente sotto ai tacchi. Achille è sconvolto, tutti i possibili modelli matematici sono andati "a remengo" - come ci dice lui. L'anticiclone in qualche modo è stato sospinto "fuori rotta" ed è tornato ad occupare una posizione anomala sull'oceano. Per l'indomani è previsto un rinforzo del vento fino a Forza 5 su Bonifacio, cielo coperto e temperature in calo. E nulla di buono all'orizzonte: una serie di depressioni atlantiche - non più bloccate dall'anticiclone - stanno abbattendosi sulle Baleari e presto arriveranno ad interessare la Corsica e la Sardegna. "Quanto presto ?" - chiediamo noi. Achille ci comunica che la prima è prevista già per la notte dell'indomani. La seconda - ci comunica il nostro meteorologo - sarà molto, ma molto cattiva... dobbiamo trovarci un ormeggio in porto prima del suo arrivo.

Scoraggiato, Max prova ancora una volta a chiedere se esiste un angoletto di Mediterraneo dove l'estate è almeno un pochino più stabile. Achille risponde serafico che il Mediterraneo possiamo scordarcelo: l'anticiclone delle Azzorre si è piazzato sulle Isole Britanniche, "se vuole può andare in Portogallo, lì hanno 40 gradi da 3 settimane, mare calmo e brezze" - ci dice.

Ringraziamo Achille e - invidiando a morte i nostri amici Portoghesi - ci riuniamo per una rapida consultazione e decidere sul da farsi. Il Tattico ci incenerisce ad ogni occhiata, lui tutto ciò lo aveva previsto molto, molto tempo prima...

Telefoniamo a Michele, sempre in rada a Cala del Pinarello, lo informiamo sulla meteo ed esponiamo il nostro piano di fuga: vorremmo fare rotta su Cala Camiciotto, il porticciolo in cui ha ormeggiato Marco, dove si è trovato molto bene, e che si trova nella zona parzialmente smilitarizzata della Marina Militare sull'Isola della Maddalena. Michele condivide la nostra scelta e tutti insieme decidiamo di partire l'indomani mattina all'alba non più tardi delle 6.

Rimaniamo ancora una decina di minuti in pozzetto a meditare ed a lanciare improperi all'anticiclone delle Azzorre: per come ha deciso di "lavorare" quest'anno farebbe un piacere a tutti se almeno cambiasse nome...

Dopo un'ultima consultazione con il nostro seccatissimo Tattico, puntiamo la sveglia per le 6 e ce ne andiamo mogi in cuccetta.

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