Sono
le 3 e mezza di notte quando suona la sveglia. In pochi minuti siamo già svegli
e pronti a mollare gli ormeggi. Anche "Tonale C." è in partenza, così come tante
altre imbarcazioni. Ci allontaniamo lentamente dalla banchina e ci dirigiamo
verso l'imboccatura del porto. Oltre alle nostre, tante piccole luci di
navigazione brillano nella notte... siamo proprio una piccola flotta.
Non
appena fuori dal nostro porto, facciamo il punto con il GPS,
tracciamo la rotta verso Calvì, in Corsica, ed accendiamo il radar. La crociera
dell'estate 2005 è iniziata.
Nonostante sia Agosto, fa piuttosto freddo e dobbiamo coprirci con felpe, pantaloni lunghi e berretti. Non c'è un alito di vento e Y2K procede a motore.
E' l'alba, il mare è leggermente increspato e noi aspettiamo il sorgere del sole prima di prepararci un buon caffè caldo e fare una veloce colazione. Il Tattico compare in pozzetto, come al solito ha l'aria di essere provatissimo dal duro studio notturno. Reclama il pasto mattutino. Ale lo accontenta immediatamente: non vogliamo che si debiliti. Dopo una decina di minuti, Willy torna a farci compagnia. Lo osserviamo prendere posto al riparo dalla cappottina e lo lasciamo tranquillo, cercando di disturbarlo il meno possibile.
La
navigazione prosegue a motore fin circa le 11 del mattino quando una leggera
brezza ci invoglia a tirare su le vele. La brezza è un NE 10 nodi, consente a
Y2K di veleggiare tranquilla portata dal fidato pilota automatico e a noi di
rilassarci completamente dormicchiando, leggendo e condividendo profondi
pensieri marinareschi con il Tattico.
Da lontano scorgiamo un folto gruppo di Stenelle, ma i nostri amici delfini non ci degnano della minima attenzione e proseguono la loro strada. Riusciamo solamente a scorgere le loro pinne dorsali che si immergono e riemergono periodicamente.
Mano a mano che ci inoltriamo nel Mar Ligure e proseguiamo verso la Corsica, il vento si indebolisce sempre di più fino a scomparire del tutto. Ammainiamo le vele e riaccendiamo il motore.
A
mattinata inoltrata, il Comandante decide che è tempo di affilare i
coltelli e preparare le armi. In pochi secondi Max prepara la fidata canna da
pesca e la posiziona accuratamente a poppa. Naturalmente non c'è miglior esca
del famigerato Rapala-Terminator: viene montato senza alcun indugio e con
estrema precisione. Filiamo la lenza in acqua ed iniziamo l'attesa.
Incrociamo altri delfini, seguiamo due rotte praticamente parallele. Non si avvicinano mai alla nostra prua - evidentemente non hanno voglia di socializzare o di giocare con noi - ma si prodigano in balzi spettacolari e piroette acrobatiche. Riusciamo ad immortalare il salto di uno di loro con la nostra videocamera, ma pochi minuti dopo, tutto il gruppo ci lascia, disinteressandosi totalmente di Y2K e del suo equipaggio.
La
visibilità è incredibilmente ottima, siamo a metà del nostro percorso e
riusciamo ancora ad intravedere le coste della Liguria così come a distinguere
le coste della Corsica.
Leggiamo, dormicchiamo, prendiamo il sole, sgranocchiamo qualcosa. Il Tattico studia beato in cuccetta il regime dei venti della Sardegna Meridionale.
Avvistiamo un terzo gruppo di delfini, ma anche questa volta ci ignorano del tutto. Noi, che come tutti i bravi marinai non siamo assolutamente superstiziosi, cominciamo a considerare tali eventi poco positivi per la nostra crociera.
La
Corsica si avvicina sempre di più, la lenza rimane inviolata.
Ad una decina di miglia dalla baia di Calvì, avvistiamo una coppia di grossi pesci Luna che si crogiolano placidamente in superficie facendo dondolare le loro lunghissime pinne dorsali. Y2K si avvicina ed i due pesci Luna si immergono spaventati, riusciamo a malapena a vedere i loro grossi corpi tozzi.
In prossimità dell'ingresso della baia, incontriamo una solitaria coppia di delfini. Nuotano molto vicino alle coste - probabilmente attratti da una barca di pescatori che sta recuperando le reti in quel momento - ma anche essi sono in tutt'altre faccende affaccendati e non si avvicinano neanche un pò.
Alle
ore 18:00 entriamo nella baia di Calvì, navighiamo a pochi metri dalla costa,
gli alti e possenti bastioni della città ci sovrastano alla nostra destra. Ci
dirigiamo verso il porto ed il campo boe, qui veniamo prontamente accolti da un
gommone della direzione Porto di Calvì. Ci chiedono - rigorosamente in francese
- la lunghezza di Y2K. Noi rispondiamo in inglese, buttando qui e là qualche
parola nel nostro miglior francese.
Ci fanno cenno di seguirli e ci guidano verso il gavitello da loro prescelto per
la nostra sosta. Durante le manovre di avvicinamento al gavitello, avvistiamo
Michele che a bordo di "Stellina" si sbraccia come un matto per richiamare la
nostra attenzione e salutarci. Compiamo una piccola deviazione e gli passiamo
vicino. Salutiamo calorosamente tutta la famiglia e ci urliamo a vicenda un "ci
vediamo dopo !". Il gommone del porto ha intanto raggiunto la boa e ci sta
aspettando per aiutarci con le cime di prua. In pochi minuti siamo sistemati e
fermi.
Nonostante non faccia tanto caldo, noi siamo stanchi e disidratati per la traversata e sentiamo il bisogno di concederci comunque un tuffo ristoratore. Saliamo a bordo e ci asciughiamo al sole.
Il gommone della direzione del porto si rifà vivo, accosta alla nostra fiancata di sinistra e il personale a bordo ci chiede se desideriamo fermarci per la notte. La tariffa per Y2K è di € 20, € 4 in più rispetto al 2003. Paghiamo il dovuto e ci prepariamo per la cena. Telefoniamo a Michele e ci accordiamo per un ammazzacaffè serale a bordo di Y2K.
Mangiamo tranquilli in pozzetto alla luce del secondo gadget dell'estate 2005: una portentosa lampada a basso consumo alimentata a batterie.
Terminiamo la cena, mettiamo un pò in ordine e allestiamo il pozzetto in attesa dell'arrivo dei nostri ospiti. In una decina di minuti Y2K accoglie Michele, Kerry e le piccole Sofia e Clara. Max dà inizio alle "evaporazioni": limoncello per "i grandi", coca per le bimbe. Willy pensa bene di presentarsi per ricevere le dovute attenzioni: Sofia e Clara non se lo fanno ripetere due volte. Scambiamo quattro chiacchiere, Michele ci racconta del brutto tempo che lo ha bloccato a Calvì fino ad adesso. Noi pensiamo bene (o male) di consultare Achille già che siamo tutti riuniti.
Il nostro meteorologo di fiducia ci stronca subito: è in arrivo una brutta depressione dalle Baleari che porterà forte vento da Sud, Sud-Ovest, pioggia ed abbassamento delle temperature. "Ma l'anticiclone ?" - chiediamo - "non doveva mica entrare l'anticiclone ?". Ed infatti l'anticiclone doveva entrare... peccato che invece ha deciso di farsi un giro da un'altra parte. E noi dobbiamo ritenerci fortunati perchè sulla costa Ovest, da Ajaccio in giù - sì esatto, dove dovremmo andare noi - sono giorni che il mare è in tempesta. Ah bhè...
Ottimo... si prevede una sosta prolungata a Calvì. Ci sentiamo improvvisamente più stanchi e depressi, all'unanimità decidiamo di far visita alle brande e ci diamo appuntamento per l'indomani. Siamo svegli dalle 3 e mezza del mattino e ci sentiamo distrutti. Crolliamo in pochi secondi senza la consueta consultazione serale con il Tattico. Ce lo rinfaccerà per settimane...
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