Ci svegliamo di soprassalto la mattina presto. Qualcosa è cambiato nell'assetto di Y2K. Sbirciamo fuori e ci accorgiamo che il vento proviene da una direzione differente e la baia di Ponza Porto non è più riparata.
Subito accendiamo il VHF per ascoltare il bollettino, le prime avvisaglie della perturbazione ci sono ormai addosso. Issiamo l'ancora e facciamo rotta verso Cala Feola per trovare un ridosso e fare colazione tranquilli. Ci ritroviamo subito con un bel SE 14 Kn (sono le 8 del mattino) e un mare che è già piuttosto formato.
Troviamo una deliziosa baietta poco prima di Cala Feola, qui diamo fondo e
facciamo colazione. Rimaniamo fermi un'oretta per concederci
un ultimo tuffo prima di partire, le raffiche cominciano ad essere piuttosto
violente e il cielo comincia ad assumere un colore lattiginoso.
Lasciamo Ponza verso le 10.30, apriamo solamente il Genoa e navighiamo di poppa piena con un S-SE 15 nodi. Facciamo rotta sul Porto di Roma. Fra Ponza e Palmarola il mare è molto formato, ma almeno navighiamo a vela e Y2K procede spedita. Ahimè, appena superata Palmarola, il vento cede di quel tanto per rendere assolutamente vane tutte le nostre manovre per continuare la navigazione con l'ausilio delle vele. Dobbiamo accendere il motore. Senza tela e con il mare ripido e corto rolliamo moltissimo e con il passare del tempo la situazione peggiora. Orziamo di qualche grado in modo da ballare meno.
L'ultimo aggiornamento meteo parla del fronte piombato sul Mar Ligure e sulla Corsica con burrasca forza 8 da Ovest, da noi si preannuncia un Ovest forza 5 (per il momento) con mare agitato e gonfio proveniente dalle zone in tempesta. Ormai deteniamo il record delle perturbazioni "beccate" in un'estate... roba da Guinness dei primati. Le annotiamo tutte sul nostro Diario di Bordo. Ma dove è finita la brezzolina fresca estiva dei nostri mari ? Ma dove è andato a finire il nostro amico anticiclone delle Azzorre, l'amico che tutti i fronti caccia via e rispedisce al mittente ? Se ha deciso per una vacanza extra ha sbagliato stagione !
A metà pomeriggio il SE è di 14 kn, ma sono le condizioni del mare a preoccuparci maggiormente: le onde sono davvero grosse, ci raggiungono sia sa Sud-est che da Sud-ovest e sono in intensificazione.
Calcoliamo
l'ora stimata di arrivo a Roma, le 21:00. I bollettini sono brutti e per quell'ora
saremo quasi nella burrasca. Per non parlare del puro terrore che proviamo al
solo pensiero dell'avvicinamento all'imboccatura del porto ! Quell'ingresso sarà
sicuramente reso molto pericoloso - o proibitivo - dal mare grosso. Deviazioni
possibili: Anzio o Marina di Nettuno. Nettuno è più vicina ed - ebbene sì -
nostro malgrado dirigiamo la nostra prua verso quest'ultima.
Questa volta abbiamo imparato la lezione per cui 1. chiamiamo l'agenzia e ci assicuriamo il posto barca; 2. poco fuori dall'ingresso del marina chiamiamo la torre e chiediamo assistenza in banchina. Entriamo in avamporto, viviamo momenti di tensione quando ci rendiamo conto delle condizioni del mare, le cui ondate sempre più grosse si abbattono frangendo sulle dighe ed entrano con violenza nel bacino.Y2K, inoltre, tende a "surfare" fra le creste e la risacca. Con il motore al massimo, il cuore in gola e pregando tutti i Santi del Paradiso, ci lanciamo a tutta velocità e guadagniamo il marina. Non osiamo minimamente pensare a ciò che avremmo trovato a Roma...
Ci
viene assegnato il posto H40, uno dei moli più interni della struttura e che
meno risente dell'effetto del vento, ormai attestato costantemente sui 22 kn.
Terminiamo quindi le manovre di ormeggio in tutta tranquillità. Sono le 18.15,
Meteomar trasmette l'avviso di burrasca forza 8.
Sciacquiamo bene Y2K con l'acqua dolce e ci prepariamo una buona cena a base di scaloppe di tonno (il nostro, ovviamente :-) ) al vino bianco. Mentre siamo seduti a tavola ci chiama il nostro caro Marco: è preoccupato, ad Aregai la tempesta furibonda ha sollevato onde enormi. Corsica e Sardegna sono "tagliate fuori" e i grossi traghetti della Tirrenia e della Grimaldi stanno accumulando ore di ritardo. Ci sono state vittime in Toscana, un pazzo fulminato, nonostante gli inviti della Capitaneria a non lasciare il porto di Viareggio, ha mollato gli ormeggi ugualmente e la barca è colata a picco poco dopo, ribaltata da un'onda frangente. Risultato: un morto. Certi comportamenti non li capiamo e non li capiremo mai...
Marco ci dice di non azzardare nulla, noi lo rassicuriamo, non abbiamo nessuna intenzione di muoverci. Cominciamo a temere per il nostro rientro ad Aregai: Ale deve essere assolutamente in ufficio il giorno 30. Studiamo un piano, se proprio la meteo ci impedisce di tornare, lasceremo Y2K a Riva di Traiano e noleggeremo un'auto. Recupereremo Y2K il successivo fine settimana. Marco si offre di venirci a prendere, lo ringraziamo tantissimo, speriamo che non sia necessario.
Salutiamo il nostro amico e cerchiamo di consolarci con un bicchierino di
limoncello in pozzetto in compagnia del Tattico, alquanto risentito per le
avverse condizioni meteorologiche e per la sosta forzata. Tutti a nanna.