Ore
8:30, molliamo gli ormeggi e lasciamo Marina di Nettuno. La consueta telefonata
al nostro Achille ci tranquillizza: l'alta pressione è in arrivo e rimarrà
stabile per un pò.
Procediamo a motore, il SE 4 Kn non è sufficiente per farci muovere. Rimane una brezza leggera fin quasi all'altezza del Promontorio del Circeo, poi rinfresca fino a 10 nodi e si mette a SW. Spegniamo il motore e issiamo Randa e Genoa.
Attraversiamo l'arcipelago delle Pontine e dirigiamo verso Ischia. Dato
che raggiungeremo l'isola durante la notte e che non vogliamo affatto un
incontro ravvicinato con alcun aliscafo o catamarano veloce (questi colano a
picco un'imbarcazione da diporto all'anno...), decidiamo di passare all'esterno.
Mangiamo un pasto veloce e continuiamo a navigare a vela. Il mulinello tace, Y2K
si trascina pigramente la lenza appresso senza che accada nulla. Dopo i 3 tonni,
tutto sembra essere tornato come nel 2001, quando eravamo affetti dalla
famigerata sindrome da "sfiga totale"... Ale coglie l'occasione per ritornare
sulla sua teoria della Tropicalizzazione del Mediterraneo e del rimbambimento
dei pesci, il Comandante alza gli occhi
al
cielo e fa finta di immergersi nella lettura.
Il pomeriggio scorre pigramente, Y2K si dondola condotta dal suo fedele pilota automatico. In momenti come questi, ci soffermiamo a pensare le cose più svariate. Oggi realizziamo che tutti i navigatori danno un nome al proprio pilota automatico: il nostro non ce l'ha mai avuto e forse non lo avrà mai perchè non sapremmo proprio come battezzarlo. Non sappiamo se sia un bene oppure no, ma ci rivolgiamo a lui chiamandolo semplicemente "il pilota automatico".
Si fa
sera, poi notte. La navigazione è calma, procede senza intoppi e ci alterniamo
al timone con estrema tranquillità. Il vento cala del tutto, giù le vele, si
riaccende il motore. Il cielo è estremamente limpido e sereno, ne approfittiamo
per rimanere ore intere ad ammirare la Via Lattea e a scrutare gli spazi
siderali in attesa di una stella cadente. Riusciamo ad individuarne alcune.
Intravediamo le luci di Ischia verso l'una di notte, nonostante l'ora tarda, le coste dell'isola sono ancora animate. Navighiamo all'esterno, lasciamo a sinistra il paese di Sant'Angelo. Più a Sud, verso la costa della penisola, le luci di Napoli creano un alone di chiarore che avvolge l'intero Golfo. Appena lasciamo Ischia di poppa, viriamo verso Capri, le sue luci sono appena visibili.
Mare calmo e assenza totale di vento. La notte è calda, sulla scia di Y2K riconosciamo i globi fosforescenti blu dello scorso anno. Alle 4 del mattino, abbiamo un altro ospite a bordo, ma questa volta non abbiamo alcun dubbio relativamente alle sue intenzioni: si tratta di una cavalletta. Probabilmente è stanca e ne approfitta di questa "cosa" galleggiante per riposare un pò. La cavalletta si appoggia prima sul pulpito di poppa, poi decide che il dodger è più comodo. Rimane con noi per un pò di tempo, facendosi cullare dall'andatura di Y2K. E' anche una cavalletta fortunata a non imbattersi nelle attenzioni di Willy il quale ronfa beato e russa anche un pò.
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