E' l'alba quando la costa del Cilento si delinea al nostro orizzonte e laAlba a Palinuro sagoma di Capo Palinuro comincia aSpettacolare alba sulla costa del Cilentod emergere dalla foschia del mattino. Non appena il sole fa capolino dalle montagne e si affaccia sul mare, il cielo si accende di tutte le tonalità del rosso e del giallo. Una delle albe più belle mai viste durante le nostre crociere.

Sono da poco le 6 del mattino, a bordo il Comandante sta ancora dormendo, il Tattico reclama la colazione e Ale è di turno al timone. La cavalletta è volata via, probabilmente quando ci siamo avvicinati sufficientemente alla costa. Ale approfitta della calma assoluta per abbandonare per un attimo il pozzetto, preparare la colazione per Willy e un buon caffè caldo per il resto dell'equipaggio.

Max si sveglia, tutto l'equipaggio fa colazione. Le pinne di una coppia di delfini tagliano la superficie del mare: probabilmente è ora di colazione anche per loro poichè non ci degnano di attenzione e proseguono placidamente per la loro strada.

Palinuro in avvicinamentoIl sole è più in alto nel cielo, il promontorio di Palinuro si scorge molto più nitidamente. Indugiamo per qualche minuto davanti alla carta della zona. Le scorse volte abbiamo dato ancora nella Baia del Buon Dormire, quest'estate vorremmo visitare anche il paese. Decidiamo, quindi, di volgere la prua verso la cala antistante al paese e accanto al porticciolo, chiamata Riparo Settentrionale.

Alle 9:30, diamo fondo al centro della baia: è un posto splendido ! Siamo stanchi per la notte di navigazione, ma non siamo capaci di resistere alla tentazione di un tuffo in queste acque trasparenti e tiepide color smeraldo. Gettiamo in acqua il nostro tender e ci lanciamo in mare subito dopo. Facciamo un bagno lunghissimo che ci rinfranca un pò dalla stanchezza. Una volta saliti a bordo, ne approfittiamo per guardarci bene intorno e immortalare questa splendida costa con la videocamera e la macchina fotografica.

La baietta è protetta a nord da un piccolo molo foraneo, ci sono alcuni ormeggi al transito situati nella parte più esterna della banchina. Procedendo verso l'interno troviamo una serie di gavitelli e corpi morti gestiti da un'agenzia locale. Questi sono per lo più dedicati a piccole imbarcazioni a motore e a gommoni a causa dei bassi fondali. Alla nostra poppa la costa è rappresentata da un pendio scosceso coperto di vegetazione, minuscole spiaggette si alternano agli scogli. Sull'unica ampia spiaggia della zona si affacciano un paio di ristoranti, alcune abitazioni estive e un albergo. Rigogliosi arbusti di buganvillee incorniciano le case bianche. Il colpo d'occhio è sensazionale.

Il paese di Palinuro è alla nostra destra, lontano non più di 300 metri.

Nuotate a Palinuro Riparo Settentrionale Porticciolo di Palinuro
Vista della spiaggia Y2K in rada nella Baia del Riparo Settentrionale Y2K in rada. Sullo sfondo il paese di Palinuro

Y2K si dondola placidamente all'ancora in 6 metri di acqua, sulla destra della baia e sufficientemente riparata dalla piccola diga foranea. C'è pure un diving center con un nome piuttosto simpatico: "Pesciolino Sub". Ammirando il panorama, l'equipaggio immediatamente adocchia uno dei ristoranti che si affacciano sulla spiaggia, proprio là dove termina il lungo molo del porticciolo e ha inizio il paese. Dopo una rapida consultazione, decidiamo di cenare fuori per provare il ristorantino che ha suscitato il nostro interesse.

Continuiamo i bagni e le nuotate, poi ci prepariamo un buon piatto di spaghetti al pesto, quindi ci concediamo un lunghissimo pisolo pomeridiano. Ci svegliamo nel tardo pomeriggio e ci ributtiamo in mare per goderci le ultime ore della giornata nuotando. Rimaniamo a crogiolarci al sole fino a quando l'ultimo raggio non viene coperto dalla montagna alleSpiaggia, imbarcazioni da pesca e corpi morti nostre spalle.Incantevole vista del Riparo Settentrionale. Y2K è lì, da qualche parte sulla destra...

Ci prepariamo per la cena, saltiamo a bordo del nostro tender e ci dirigiamo verso terra. Facciamo lo slalom in mezzo alle innumerevoli piccole imbarcazioni e gommoni ormeggiati ai corpi morti presenti sui bassi fondali. In alcuni casi, sbagliamo corridoio e ci ritroviamo intrappolati in mezzo ad una selva di cavi e cime. Ci divertiamo come matti a farci strada fra queste ultime, superandole in scioltezza sollevando il nostro mitico Suzuki 2,2. Atterriamo accanto ad un moletto presente vicino alla spiaggia, fissiamo bene la cimetta di ormeggio del nostro battellino e ci lanciamo alla scoperta del "ristorantino" avvistato da bordo. Questo ha una splendida terrazza sulla spiaggia del porticciolo e, individuato il nome, decidiamo che si tratta proprio di quello giusto: "Sergio's Taverna del Porto". Non abbiamo prenotato, ma ci accolgono con disarmante gentilezza e cordialità, ci fanno accomodare ad un tavolo per due con una vista mozzafiato sulla spiaggia e sul porto... praticamente siamo seduti in spiaggia.

Le nostre scelte al "Sergio's Taverna del Porto":

Antipasti

Max & Ale

Antipasto del Porto, consistente in sei assaggi di pesce, compresi i totani alla parmigiana, e un paio di fette di VERA pizza Napoletana (ce la sogniamo ancora la notte), così buona che all'unanimità decidiamo di ritornare la sera dopo per mangiare solamente quella !

Primi Piatti

Max & Ale

Fettuccelle con gamberi e cannolicchi (per chi non è pratico, il cannolicchio è un frutto di mare, un mollusco la cui conchiglia è molto allungata, cilindrica)

Y2K in rada. Sullo sfondo la spiaggia di Palinuro.Non c'è posto per il secondo, ma innaffiamo la nostra cena con un'evaporazione di vinello bianco mosso della casa.

Da bravi milanesi che siamo, pensiamo subito che il conto di Euro 41,00 sia certamente sbagliato per quello che abbiamo mangiato, ma invece... di sbagliati ci sono solamente i prezzi cui noi siamo abituati (una margherita, 10 Euro)! Insomma, amici navigatori (e non), se capitate dalle parti di Palinuro, vi raccomandiamo una sosta da "Sergio's". Siamo certi che vi troverete bene.

Terminata la cena, facciamo una breve passeggiata sulla diga foranea, quindi recuperiamo il tender e ritorniamo a bordo di Y2K per il solito, immancabile limoncello in pozzetto in compagnia del nostro Tattico. Resistiamo pochi minuti prima di crollare miseramente in cuccetta.

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