22 Agosto 2003
Sveglia alle 8.00, colazione abbondante e partenza per Livorno.
Scegliamo di compiere un bel tour della parte Ovest dell'isola prima di fare rotta 351°, direzione Toscana. Procediamo a motore in totale assenza di vento, passiamo Rio Marina, Capo Pero e ci avviciniamo alla piccola Isola dei Topi.
![]() Elba tour |
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![]() Elba tour |
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Lasciamo di poppa Capo Vita e dirigiamo, sempre a motore, su Livorno. Niente vento, mare calmo.
L'Elba è ormai alle nostre spalle, superiamo le rotte dei traghetti Moby che fanno la spola fra l'isola e Piombino, il mulinello canta allegramente. Max corre alla canna e con estrema perizia recupera la lenza: portiamo a bordo un'altra bella lampuga. E con questa fanno TREDICI !!
Riposta in frigo la nostra
preda, ascoltiamo il bollettino: METEOMAR prevede un Forza 4 (ma non se ne vede
l'ombra),
Meteo Mursia, invece, riferisce la presenza di un vento di direzione variabile
con tendenza a provenire dal settore Nord-Nord Ovest dai 6 ai 7 nodi massimo. A
complicarci la vita, è prevista una grossa onda gonfia, residuo di una burrasca
verificatasi più a NW. Meteo azzeccata al millesimo di nodo.
Y2K inizia a scontrarsi con questa fastidiosissima onda lunga e rolla parecchio. A vela non è il caso di andare, la poca aria e il mare formato ci farebbero rimanere fermi inchiodati. Proseguiamo a motore tenendoci il rollio e rinunciando alla nostra lampuga al forno: optiamo per un pasto più veloce. La lampuga è rimandata per la cena.
La navigazione prosegue a motore anche nel pomeriggio. Pare che l'onda si sia un pò attenuata, ma non ci facciamo prendere troppo dall'entusiasmo perchè Meteo Mursia ci ha confermato, in maniera inequivocabile, che il mare rimarrà tale fino a Livorno.
Passiamo
a pochissima distanza da un luogo spettacolare, le Secche di Vada, quasi di
fronte a Castiglioncello, leggermente più a Sud (qui
la carta, posizione: Lat = 43° 19, 219N; Lon = 010° 21, 705E). Non riusciamo a
resistere ai colori e alle trasparenze di questa zona, decidiamo di fermarci una
mezz'oretta per qualche tuffo e un bagno rinfrescante. Qui il fondale sale
rapidamente da 50 metri a 0 metri, un grosso faro delimita la zona più
pericolosa. Immense distese di Posidonia, sabbia chiara, rocce e vegetazione
multicolore rendono il fondo marino davvero bellissimo.
Cerchiamo una zona sabbiosa e
diamo fondo. Non appena siamo fermi, ci fiondiamo
entrambi in mare. La temperatura dell'acqua (limpidissima !) raggiunge i
29.9°!!! La più alta incontrata nel corso della nostra crociera. Ci sembra di
immergerci nel mare tropicale delle Maldive. La sensazione è incredibile: siamo
letteralmente in mezzo al mare, ben lontani delle coste della Toscana, su un
fondale di appena 5 metri, circondati da branchi di Occhiate e Castagnole che ci
osservano incuriosite. Il Tattico, attirato dalle nostre esclamazioni di
stupore, decide di abbandonare momentaneamente gli studi per unirsi a noi e
ammirare lo spettacolo: lo vediamo prendere posizione in plancetta e lanciare
strane occhiate ai pesci che si avvicinano troppo.
Ci concediamo 20 minuti di relax totale in acqua, stupidamente non riprendiamo nulla, nè facciamo fotografie (non siamo "nuovi" a queste spinate). Risaliti a bordo, giusto il tempo di asciugarci, salpiamo l'ancora e riprendiamo la nostra navigazione verso Livorno.
Soltanto
tornati a casa scopriremo che quella bellissima zona di mare e teatro di
avvistamenti del grande Squalo Bianco... l'ultima nell'inverno del 2002.
Ritorna l'onda gonfia da NW, questa volta si fa ancora più accentuata e ripida. Siamo contenti di essere quasi a destinazione perchè queste sono le peggiori condizioni per navigare.
Gigantesche navi cargo e portacontainer ferme, in attesa del loro turno per entrare, ci dicono che il Porto di Livorno è prossimo. Chiamiamo lo Yacht Club Livorno e ci assicuriamo un posto al transito. Ormeggiamo sui pontili galleggianti di Porto Mediceo, sede dello Y.C.L., sistemiamo la barca, trascurata da qualche tempo e leggermente sottosopra, le diamo anche una bella pulita all'esterno con detergente marino, spazzolone e olio di gomito ;-), espletiamo le formalità per il transito (per una notte, Y2K paga 30 €), quindi inforniamo la nostra tredicesima lampuga.
Olio, patate e rosmarino, annaffiato con un bicchiere di buon Prosecco bello fresco, il nostro piatto è delizioso.
Al termine della cenetta, Max e il Tattico si rilassano in pozzetto, concedendosi un bel bicchierino di Mirto di Sardegna. Ale sistema dinette e cucina e annota i fatti salienti della giornata sul Diario di Bordo.
Raggiunto il resto dell'equipaggio in coperta, discutiamo della rotta per il giorno successivo. Se la meteo ci darà buone notizie, vorremmo puntare direttamente su Marina degli Aregai, con prua 275°. Speriamo soltanto che moto ondoso e vento ci siano propizi: dirigersi a Nord Ovest con vento e mare da NW... è poco simpatico.
![]() La nostra cena... |
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![]() Dopo cena... effetto prosecco... |
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![]() Si ronfa di qua... |
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Le parole "Marina degli Aregai" implicano anche che la fine delle nostre vacanze è vicina... decidiamo di non pensarci troppo per il momento e di goderci i giorni che ci rimangono a disposizione.
Ale si dedica alla lettura di un romanzo di avventure e ben presto, alzando lo sguardo, si ritrova a fissare una scenetta quasi comica: Comandante a sinistra, Tattico a destra... entrambi cotti, stecchiti e "ronfanti" (sì, anche il Tattico russa). Dopo aver immortalato malignamente i due con la videocamera, nonostante sprezzanti sguardi di disapprovazione, l'Armatore manda tutti in cuccetta.
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