18 Agosto 2001
Ci svegliamo al mattino e, per prima cosa, verifichiamo il bollettino meteo: il tempo promette bene, se si mantiene partiamo nel pomeriggio.
Cominciamo i nostri preparativi e ultimi controlli su Y2K in modo che tutto sia in ordine prima della nostra partenza. Dobbiamo fare cambusa e trascorriamo il resto della mattinata acquistando tutto ciò che manca.
Max decide che "è ora di dare una svolta definitiva al nostro digiuno ittico" e si reca, in compagnia di Giuseppe, nel negozio di attrezzature per la pesca più fornito di tutta Marsala. Ritorna, orgogliosissimo, con una fiammante canna da pesca da 30 libbre con relativo mulinello, esche artificiali: piumette di varie dimensioni e di vari colori, polipetti fluorescenti, pescetti bianchi, blu e rossi, tric e trac e bombe a mano (come dicono i nostri amici di Napoli)... "insomma" - esplode Max - "se non si pesca adesso, buttiamo a mare tutto e non ci pensiamo più. Piuttosto mi dedico all'osservazione delle formazioni nuvolose". Speriamo abbocchi qualcosa...
Laviamo bene la barca dato che ci aspettano parecchie miglia di navigazione prima della tappa successiva.
Dopo aver salutato i genitori di Alessandra e tutta la nostra famiglia, molliamo gli ormeggi alle 17.41, una breve sosta per il rifornimento di carburante e lasciamo il porto di Marsala: non sappiamo il costo di un posto al transito nel porto turistico di Marsala, quando è arrivato il momento di saldare, ci dicono che è già stato tutto pagato. Grazie Mamma e Papà! La nostra prossima meta è Terracina, in provincia di Latina, dove ci aspettano i genitori di Max. Ci dirigiamo verso Ustica. Y2K ha percorso 1732 miglia dal giorno della suo varo.
Non
potevamo lasciare la Sicilia senza un ultimo incontro ravvicinato con un
aliscafo: a pochissime miglia dal porto di Marsala, l'aliscafo che collega la
città alle Egadi ci punta e ci sfreccia a fianco, a pochi metri di distanza.
C'e' un bel NNE 12Kn, ma ci viene proprio dritto sul muso e siamo costretti a proseguire con il motore. Vogliamo attraversare la zona delle secche, degli scogli e della riserva delle Egadi con la luce del giorno e preferiamo non perdere tempo.
Superata la punta di Trapani, il vento, NE 12kn, non ci ha mollato e noi possiamo finalmente issare le vele e spegnere il motore. Il mare è calmo e la navigazione è confortevole. Prevediamo di avvistare Ustica l'indomani mattina.
L'attrezzatura da pesca
spaziale viene preparata, la lenza è in acqua, scopriremo presto se dovremo
cambiare passatempo ;-) Cominciano i turni al timone. La notte trascorre in
tutta tranquillità.