30 Luglio 2001
Dopo una tranquilla notte nella
quale ci alternavamo male ai turni di guardia, siamo diretti verso la nostra prima tappa, il
marina di Riva di Traiano. Verso l'alba siamo in vista del Giglio, finalmente il
vento comincia a portare, Max dorme in pozzetto. Ci lasciamo il Giglio a
sinistra e viaggiamo spediti a circa 8 kn verso Giannutri che vogliamo lasciare
a destra. Superato il riparo del Giglio il vento (NW) aumenta fino a circa 20 kn,
la barca viaggia al traverso che è un piacere, con punte vicino a 10 Kn di
velocità. Vicino a Giannutri poggiamo per deviare verso SE, il vento è a circa
22 Kn e noi ne facciamo al lasco circa 8, comincia un pochino di onda fastidiosa
a poppa.
Mancano circa 30 mg a Riva di
Traiano, ne approfittiamo per uno spuntino.
Mano a mano che ci avviciniamo alla costa l'onda è ancora più formata, sempre da poppa e sempre noiosa.
Brindiamo le 1000 mg della barca.
Giungiamo
a Riva di Traiano (qui
la carta del porto) alle 18:30 sempre con NW 22 nodi. Ammainiamo le vele e
tentiamo di metterci in posizione per entrare nel marina, prendiamo le grosse
onde di traverso ed a Max sfugge di mano un parabordo.
Tentiamo il recupero e perdiamo un secondo parabordo in maniera misteriosa, (in realtà il
nodo del comandante si è slegato, ma è meglio non fare cenno della cosa ;-) ).
Impossibile recuperarli da bordo, anche se vicini, molto vicini non c'è modo di
agguantarli. La corrente e le onde li trascinano
sempre più verso gli scogli, troppo vicini. Alessandra decide di fare un bagno fuori programma e con
una cima legata in vita si butta e acciuffa i preziosi parabordi. OK,
sono cose che succedono. Abbiamo poi in realtà capito perché si è sciolto il
nodo di Max, il classico nodo del parabordo facile da fare e facile da disfare
(troppo facile) ci ha tradito, la barca rollava così tanto che i parabordi
toccando l'acqua si sollevavano e questo ha facilitato lo sciogliersi del nodo.
OK, non è un nodo sicuro, esperienza.
Ormeggiamo in porto accanto ad
una imbarcazione che abbiamo ribattezzato "Sappiamo Tutto Noi". Non è
difficile immaginare il perché, ma alla nostra destra arriva il mitico Pasquale
Di Gregorio con la sua ITA 159 Wind, con la quale ha effettuato il giro del
mondo senza scalo. Era fuori con la stampa, Sailing Channel.
Una veloce sciacquata alla
barca, una birra fresca e via in branda a riposarci qualche minuto prima di
farci una doccia ed uscire a cena.
Il riposino diventa una mega dormita, ci svegliamo di soprassalto alle 22.00....
ok chiudiamo tutto e continuiamo a dormire....
228 mg dalla partenza.
Vieni a trovarci sul nuovo BLOG: http://y2ks.blogspot.com