9 Marzo 2006
a
mattina ci svegliamo - si fa per dire - un pò intontiti dopo aver dormito male e
poco. La giornata, come da previsioni, non è bella: ogni tanto piove, il cielo è
nuvoloso e soffia un forte vento da N-NE sui 25-30 nodi. Il nuovo bollettino
meteo segnala anche l'arrivo di North Swells di 5-6 metri sulle coste a nord
della zona dei Caraibi. Ci rassegniamo a passare una noiosa giornata in barca
leggendo, osservando il volteggiare e la caccia di pellicani e sule e contando
gli atterraggi ed i decolli dell'aeroporto Pricess Juliana.
Ale ne approfitta per sistemare alcune questioni lavorative rimaste in sospeso prima della partenza per le vacanze: PC portatile alla mano, telefono cellulare con servizio GPRS e vari salti mortali ed improperi al dio della tecnologia prima di potersi collegare correttamente alla rete aziendale.
Qualche decina di email dopo e qualche centinaia di ingiurie dopo, anche il lavoro è sistemato, Ale può definitivamente spegnere ed "archiviare" in un cantuccio remoto della barca il suo computer.
Nel frattempo le nuvole si diradano e lasciano filtrare alcuni caldissimi raggi di sole. In pochi minuti il cielo si rasserena, ma il vento continua a soffiare molto forte. Ci va bene così, meglio il ventone che la pioggia. Tuttavia, c'è chi forse non la pensa esattamente come noi: un'imbarcazione a vela di una società di charter ha totalmente disalberato. Si avvicina mestamente alla baia e quindi fila l'ancora. Osservare quella barca monca, con l'albero contorto e penzoloni ed entrambe le vele che sbattono miseramente al vento, mette un'infinita tristezza...
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Rimaniamo a bordo di Cent Lieues per il resto del pomeriggio e della serata, ci prepariamo una mega insalatona fresca per cena ed ascoltiamo il bollettino meteo aggiornato: per l'indomani è prevista una giornata soleggiata, ma con l'Aliseo sostenuto sui 25 nodi costanti a causa dell'area depressionaria a nord dell'Atlantico. Noi decidiamo di restare a St. Martin, ma desideriamo entrare nella laguna interna di Simpson Bay attraversando il famoso ponte mobile. La prima apertura del ponte ed il primo passaggio delle imbarcazioni sono previsti per le 9:30 del mattino successivo, studiamo il nostro portolano-guida e qui scopriamo che, nonostante la nostra barca batta bandiera Francese, dovremmo comunque presentarci presso la Custom & Immigration Olandese (la zona in cui è situato il ponte è infatti Olandese) per farci rilasciare il permesso di ingresso e pagare anche la tariffa prevista per l'ingresso in laguna e l'utilizzo del ponte mobile (la cosiddetta "bridge fee"). A queste latitudini Schenghen è soltanto una parola straniera evidentemente...
OK, domani è un altro giorno e penseremo alla Custom & Immigration a tempo debito. Ce ne andiamo a dormire puntando la sveglia alle 8.
Vieni a trovarci sul nuovo BLOG: http://y2ks.blogspot.com