Manutenzione 2004 - Vele nuove !
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E' stata una decisione che ha richiesto molti "pensamenti" e ripensamenti, conti e conticini, ma alla fine, ha prevalso il nostro forte desiderio di regalare a Y2K un bel paio di vele nuove. Maturata verso Dicembre, la nostra decisione ha visto come protagonista il nostro caro amico Miki che, ascoltate le nostre esigenze, incarica del lavoro un velaio di Ullman Sail.

Cosa abbiamo commissionato:

punto elenco Randa interamente steccata (4 stecche) in dacron con carrelli Antal 40 (http://www.antal.it) leggermente allunata con tripla cucitura di rinforzo, due mani di terzaroli a presa rapida e una terza mano tradizionale. Penna rinforzata in doppio strato in dacron.
punto elenco Genoa più leggero e leggermente più ampio in dacron. Tripla cucitura di rinforzo.
punto elenco Scottati dall'esperienza "acquazzone Africano", calza protettiva per il Genoa.
punto elenco Rotaia Antal 40 da applicare all'albero.

Siamo negli Stati Uniti, ad Aprile, quando Miki ci telefona per darci la notizia: le vele sono pronte ! Forse era meglio rimanere all'oscuro, perchè siamo così emozionati, desiderosi di montare tutto subito, ma talmente lontani dalla nostra barca da vivere un profondo senso di frustrazione. E come se non bastasse, visto che al nostro rientro mancano ancora 3 giorni, Miki butta lì: "e se sulla randa, nel posto dove solitamente viene stampato il numero velico nelle barche da regata, facciamo stampare, invece, il nome di Y2K ?" Due secondi per pensarci, poi la nostra risposta affermativa.

I 3 giorni passano lentamente, non stiamo più nella pelle ! Vogliamo tornare in Italia per vedere le vele nuove. Finalmente si parte, ci troviamo all'aeroporto di Seattle in attesa del nostro volo quando Miki ci manda un MMS: è la foto della randa, fresca fresca, ancora sul tavolo del velaio...

La randa nuova di Y2K !

Ma quanto diavolo manca ancora per questo maledetto volo intercontinentale ???!!!

Finalmente la nostra attesa spasmodica ha termine, ci vengono consegnate le vele (che non osiamo togliere dal sacco), rotaia e calza. Il primo fine settimana possibile, partiamo alla volta di Marina degli Aregai.

Il primo giorno lo dedichiamo al montaggio della rotaia, del resto c'è un vento pazzesco e inferire una vela in quelle condizioni è piuttosto proibitivo. Passiamo tutta la mattinata ad inferire la rotaia nell'albero, un lavoro da certosini, quindi il nostro amico Marco, munito di bansigo, ci aiuta a fissare e avvitare le 84 viti di sostegno lungo tutta la lunghezza dell'albero. Un lavoraccio !!! Del quale lo ringraziamo ancora !!!

Particolare della rotaia e delle viti (84 !!) La rotaia La rotaia Intero albero

Completato il lavoro sulla rotaia, aspettiamo che il vento cali un pochino, quindi iniziamo a montare il lazy bag (è il sacco che contiene la vela) e passiamo alla randa.

Carrello dopo carrello, issiamo la grande vela, montiamo le due mani dei terzaroli a presa rapida e finalmente abbiamo la possibilità di ammirare il lavoro del velaio: una meraviglia ! Siamo orgogliosi e fieri: il nome della nostra amata svetta dalla cima della randa, la vela ha ottime finiture, una forma davvero invidiabile. I nostri vicini di banchina lanciano occhiatine di traverso, "allungano" lo sguardo sulla randa cercando di nascondere la curiosità. La vela è davvero bellissima. Non rimane altro che verificare se le sue prestazioni sono degne della sua fattura.

Calza del Genoa Calza protettiva Calza protettiva La calza del genoa - intero strallo

La ammainiamo piegandola bene bene all'interno del sacco: siamo fisicamente distrutti, ma contentissimi. Rimandiamo il Genoa al giorno dopo.

Ci alziamo abbastanza presto e in pochi minuti anche il Genoa è issato e avvolto nel rullafiocco. Utilizziamo la drizza del Gennaker per issare e montare la calza protettiva blu.Randa e Genoa

La nuova randa di Y2KRimandiamo di un paio di settimane l'uscita in mare, gli arridatoi delle sartie esterne sono bloccati (vedi Manutenzione 2004 - Varie & Eventuali), l'albero è storto, le sartie sono in bando. Impossibile utilizzare le vele senza rischiare qualche brutto danno.

Una volta risolto il problema arridatoi, ci lanciamo in mare ed issiamo le vele. C'è una leggera brezza: 8 nodi di reale... Y2K schizza a più di 5 nodi ! Per essere una barca pesante e da crociera il miglioramento è di tutto rispetto. Siamo soddisfatti ! Inoltre, grazie alla forma delle nuove vele, navigando di bolina stretta, riusciamo a stringere molto di più il vento (leggi - navigare in direzione del vento mantenendo un certo angolo rispetto ad esso. Più questo angolo è piccolo, meglio è.). Con le vecchie vele, il nostro angolo ottimale durante la bolina era 47°-45°, adesso siamo passati a 42°-40° senza perdere un millesimo di nodo di velocità... notevole. Siamo sempre più soddisfatti.

Rientriamo in porto contenti della nostra scelta: ne è valsa sicuramente la pena ! Il vecchio set di vele, come già sapete, ripulito e sistemato dal velaio rimarrà un ottimo ricambio.

La nuova randa !

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