Manutenzione 2004 - Varie & eventuali
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Gli arridatoi, questi sconosciuti.

Dopo 4 anni di vita e lunghe navigazioni il sartiame di Y2K deve essere regolato.  Le sartie esterne, in modo particolare, sono piuttosto lasche. Il giorno in cui decidiamo di regolarle dando qualche giro agli arridatoi ha inizio una vera odissea.

Atto primo - Ottobre 2003.

Ci prepariamo a cazzare le sartie e mettiamo mano agli arridatoi. Questi, però, non hanno nessuna intenzione di fare il loro lavoro: sforziamo come dei matti in tre - Ale, Max e il nostro amico Marco - , utilizzando tutte le chiavi e le leve possibili. Durante i nostri tentativi, parte una grossa e pesante chiave inglese, l'Hatteras dei nostri vicini viene centrato in pieno proprio sulla linea di galleggiamento... rischiamo di mandarlo a fondo. Dopo qualche attimo di panico, ci rendiamo conto che non è successo nulla, neppure un graffio. Riprendiamo il lavoro, ma non c'è nulla da fare. Gli arridatoi sono TUTTI bloccati. Tentiamo con tutti i lubrificanti di origine terrestre, ma i birbanti non ne vogliono sapere. Chiediamo consiglio a chi ci segue la barca ad Aregai, ci pensano loro.

Atto secondo - Gennaio 2004

Gli arridatoi sono sempre bloccati.

Atto terzo - Febbraio 2004

Ci viene detto che per sbloccare gli arridatoi bisogna scaldarli con un cannello e la fiamma ossidrica. "Ma non si rovinano ?" - chiediamo dubbiosi - "Basta insistere il giusto" - ci rispondono - "al massimo viene via un pò di cromatura". Ok, procediamo.

Atto quarto - Marzo 2004

Verso la fine del mese, riceviamo una telefonata in cui veniamo rassicurati che gli arridatoi sono stati scaldati e sono infine sbloccati. Nessun danno ai pezzi. Siamo soddisfatti.

Atto quinto - Aprile 2004

Partiamo per Aregai, è la settimana in cui dobbiamo fare carena. Decidiamo di sistemare le sartie e ci mettiamo a trafficare sugli arridatoi... che sono di nuovo bloccati ! Ma questa volta, oltre al danno, la beffa ! Gli arridatoi, che effettivamente sono stati sbloccati con il calore, sono a fondo filettatura, le sartie sono talmente lasche che quasi penzolano e l'albero è storto. In pratica... non possiamo uscire a vela. Telefoniamo a mezzo mondo, finalmente troviamo qualcuno davvero disposto ad ascoltare il nostro problema e ad aiutarci A loro parere gli arridatoi o sono difettosi o sono stati montati male in origine: infatti quello che è successo a noi è un evento rarissimo. Siamo tutti concordi che vanno sostituiti. Non ha i pezzi di ricambio a disposizione, decidiamo di cercarli noi: a Milano si trova uno dei più grossi fornitori d'Italia. Intanto partiamo per gli Stati Uniti.

Atto sesto - Maggio 2004

Rientrati in Italia, partiamo alla ricerca dei nostri arridatoi. Ci arrivano le vele nuove: rimarranno piegate per un mese nel bagagliaio della nostra auto. Niente navigazione a vela. Max percorre centinaia di chilometri per tutta la Lombardia: nessuno sembra produrre il modello di arridatoi montati sul 411. Incarichiamo anche il nostro amico Michele di Trieste: anche nel Triveneto questi pezzi di ricambio sembrano provenienti da un mondo alieno. Telefoniamo a Beneteau Italia, esponiamo il nostro problema: ci viene detto che "certo, gli arridatoi nuovi ci sono, nessun problema. Dovete però acquistarli insieme alle sartie" - ??!!! Ma come ?!! Mica ci servono le sartie ! Noi vogliamo solamente 4 arridatoi. "Bhè, in questo caso" - continuano - "dobbiamo fare un ordine appositamente per voi. In soli 20 giorni lavorativiArridatoio di 411: pezzo estremamente raro... avrete i 4 pezzi nuovi" - soli 20 giorni lavorativi !!?? Nel frattempo possiamo tranquillamente tenerci l'albero storto e rimanere a secco di vele... fino alla fine di Giugno. Ale si sente impotente, mentre Max non riesce a credere alla situazione ridicola in cui vertiamo...neanche avessimo l'unico esemplare di prototipo futuristico di imbarcazione a vela. Partiamo a scandagliare tutti i fornitori, rivenditori, produttori di materiale nautico, ferramenta, maghi e indovini di Lombardia e dintorni. Quando ormai le nostre speranze sono esaurite e ci accingiamo ad ordinare i pezzi ed attendere "soli" 20 giorni, Max legge un annuncio sulla rivista Fare Vela: la "G&G Rigging" di Sesto San Giovanni (prov. Milano). Viene attratto dal nome (rigging = tutto quello che è attrezzatura di coperta) e, visto che tutto sommato è vicino, tentare non nuoce. Basta una telefonata e Max è già diretto a Sesto a velocità Warp: gli arridatoi sono disponibili. L'esaltazione è tale che Max immortala un pezzo con la fotocamera del suo cellulare. I 4 arridatoi vengono impacchettati e spediti a Gianluca di "Oceanis". Gianluca riceve il pacco, incarica Marco dell'operazione. Quest'ultimo ci comunica che smontare i vecchi arridatoi inchiodati non è cosa da poco e richiede parecchie ore di lavoro: deve scaldarli di nuovo con il cannello, facendo attenzione a non danneggiare le sartie (per l'amor del Cielo !!). E' anche possibile che sia necessario tagliarli con il flessibile.

Atto settimo - Giugno 2004

Il giorno 2 Giugno 2004, festa della Repubblica Italiana, Y2K sfoggia orgogliosa 4 luccicanti arridatoi nuovi di zecca ! Le sartie sono belle tese, l'albero è dritto. Marco ha lavorato in una giornata festiva pur di porre termine alla nostra agonia. Finalmente montiamo le vele nuove, riusciamo a provarle e partiamo per la seconda volta per gli Stati Uniti con animo sereno.

Nuovi arridatoi per Y2K

Conclusioni

9 mesi per ottenere 4, normali, comuni, semplici arridatoi montati su una barca prodotta in serie in centinaia di esemplari... non male !

Un grazie a Gianluca e Marco di "Oceanis" per averci reso felici !

Amantiglio no-problem !

L'amantiglio (= cima che, dalla testa d'albero, sorregge il boma. Non è presente in tutte le barche a vela) di Y2K non è rinviato in pozzetto. Ogni volta che è necessario regolarlo, dobbiamo andare all'albero, effettuare la regolazione, rientrare e controllare se la manovra ha avuto l'esito desiderato. A seconda dell'andatura, delle manovre alla scotta della randa oppure al vang, l'amantiglio va regolato in continuazione. Nel caso in cui lo vogliamo tenere lasco, continua fastidiosamente a sbattere contro la randa. Nel corso delle nostre scorribande lungo i mari Italiani, abbiamo adocchiato una soluzione intelligente e subito l'abbiamo applicata a bordo di Y2K.

Abbiamo legato un elastico al grillo dell'amantiglio in testa del boma, quindi abbiamo effettuato un nodo parlato doppio sull'amantiglio. L'effetto è quello illustrato nelle immagini che seguono.

Elastico applicato all'amantiglio Nodo parlato doppio su amantiglio Elastico in tensione, amantiglio lasco Elastico in tensione, amantiglio lasco

Quando l'amantiglio è lasco, entra in gioco l'elastico evitando di farlo sbattere e di farlo impigliare nei due paterazzi - lo strallo di poppa, cioè il cavo di acciaio che sostiene l'albero da poppa, Lo strallo di poppa di Y2K è doppio.

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