Ore
5 è ancora buio, siamo già tutti in piedi pimpanti e pronti a mollare gli
ormeggi. Il Tattico è in pole-position, baffi vibranti e pronto ad annusare il
vento sulla nostra rotta. Usciamo da Marina di
Nettuno in compagnia di una decina di altre imbarcazioni, come noi costrette ad
una sosta forzata di qualche giorno. Chi prosegue le proprie vacanze (beato lui
!) e chi - sempre come noi - deve correre come un matto per rientrare a casa.
Dobbiamo fare gasolio e puntiamo subito verso il Porto di Roma.
Alle prime luci dell'alba il colore del mare è ancora indefinibile con sfumature che spaziano dal verdastro al marrone-fango, ma almeno si è calmato parecchio.
Come promesso, chiamiamo Iggy che si accinge a trasferire Bella Blu da Riva di Traiano e ci accordiamo per un rendez-vous in mare nella zona antistante Civitavecchia.
Alle
10:30 effettuiamo una breve sosta nell'avamporto del Porto di Roma per il pieno
di carburante, poi modifichiamo leggermente la nostra rotta originale verso il
punto di incontro stabilito con Iggy. Siamo accompagnati da un venticello da NW
6 nodi e mare calmo.
Avvistiamo Bella Blu verso mezzogiorno, ci prepariamo ad avvicinarla e ad "abbordarla" mentre parliamo al telefono con Iggy per stabilire le ultime fasi dell'incontro. Decidiamo di regalare al nostro caro amico un cappellino di Y2K e prepariamo tutte le attrezzature per effettuare l'operazione: mezzo marinaro, cappellino ben assicurato con pinza per i panni.
Bella
Blu procede a vela, Y2K a motore. Siamo vicinissimi, è giunto il momento del
rendez-vous. A bordo di Bella Blu c'è anche il papà di Iggy e anche qui fervono
i preparativi per uno scambio: qualcosa è assicurato al gancio del mezzo
marinaro. I due comandanti manovrano per far accostare le imbarcazioni mentre
Ale e il papà di Iggy si preparano allo scambio. Il primo tentativo riesce a
metà, le due barche sono ancora troppo veloci. Ale manca la presa e il prezioso
regalo finisce in acqua. Ci riproviamo. Max rallenta e mette in folle, Iggy
lasca la
randa e mette il Genoa a collo, Bella Blu si ferma. Y2K si accosta lungo la
fiancata. Questa volta lo scambio tramite i mezzi marinai riesce perfettamente,
ma l'agitazione e la felicità di incontrarsi è tale che ci dimentichiamo di un
paio di particolari fondamentali... lo scarroccio e i parabordi.
Bella Blu scarroccia su Y2K e le due fiancate si toccano... niente di grave, nessun danno. A bordo di Y2K ci diamo degli sciocchi... almeno un diavolo di parabordo dovevamo tirarlo fuori !
Salutiamo Bella Blu, Iggy e suo papà, ci diamo appuntamento sul VHF ad intervalli regolari fino a quando non saremo fuori portata. Ci allontaniamo in direzioni opposte, Y2K punta verso Civitavecchia finalmente a vela grazie ad un bel W 8 kn.
Dopo un paio di ore ci vediamo costretti a dare motore perchè il vento ha compiuto una leggera rotazione e non ci permette più di risalire seguendo la nostra rotta. Non possiamo permetterci ritardi sulla nostra tabella di marcia.
Nel pomeriggio spegniamo il motore ed effettuiamo una splendida veleggiata mantenendo quasi perfettamente la nostra rotta ideale.
Effettuiamo
alcuni lavori di manutenzione a bordo: le cuciture del dodger richiedono ancora qualche
attenzione e Ale si accinge a ripararle e a riprenderle tutte con ago e filo da
velaio. Ormai, tuttavia, è necessario l'intervento di uno specialista, annotiamo
quindi sul diario di bordo: smontare dodger e portarlo dal tappezziere non
appena ad Aregai.
Intanto si fa sera, dopo ore di vela, avvolgiamo il Genoa e ridiamo motore. Sono le 20 e avvistiamo il profilo dell'isola del Giglio nelle ultime luci del tramonto.
Ceniamo e proseguiamo la nostra navigazione con randa e motore. Appena superato il Giglio, puntiamo la prua verso l'isola d'Elba e ci prepariamo per la navigazione notturna.
La notte trascorre tranquillamente, navighiamo a motore, facciamo i turni al timone e non accade nulla di interessante. Soltanto la brezza notturna è un pò diversa dal solito, più fredda: è il segnale tangibile della fine dell'estate.
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