16 Agosto 2001
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Ci concediamo una mattinata tranquilla, quindi ci accordiamo con i gentori di Ale e con nostro cugino Giuseppe di fare una seconda puntata a Favignana. La nostra meta sarà Cala Rossa.

Con nostro terribile dispiacere, apprendiamo che la regolamentazione della Riserva Naturale delle Egadi si è inasprita per quanto riguarda le zone proibite al diporto e alla balneazione relativamente alle isole di Levanzo e di Marettimo. Quest'ultima, in particolare, che contavamo, speravamo ardentemente di visitare per la prima volta con la nostra barca, è praticamente INACCESSIBILE. Le zone più incantevoli, più caratteristiche, completamente interdette al diporto privato: è possibile visitare l'isola solamente tramite le imbarcazioni messe a disposizione dai pescatori locali e neppure con queste vi è accesso a particolari aree di Marettimo... E' inutile raccontare il nostro disappunto, la nostra amarezza e la nostra delusione. Marettimo è uno dei gioielli più belli del Mediterraneo, i nostri ricordi sono unici e non poterla vivere con Y2K ci mette addosso una terribile tristezza.

Anche con Levanzo non siamo fortunati: la zona accessibile si trova a nord nord-est dell'isola, con un'unica eccezione per una piccola parte a sud-est. Le attuali condizioni del tempo non ci permettono di trovare un ormeggio sicuro. E' superfluo precisare che la costa più caratteristica di Levanzo, la più bella, è interdetta. Ringraziamo i parchi e le riserve naturali "all'italiana" e ci vediamo costretti a rinunciare a Levanzo, oltre che alla nostra amata Marettimo.Cala Rossa dal pozzetto di Y2K

Partiamo da Marsala in tarda mattinata, il vento è piuttosto debole e non riusciamo a spegnere il motore. Giungiamo a Cala Rossa in tempo per il pranzo, ma prima facciamo un bellissimo bagno nelle acque di questa magnifica cala. Il colore del mare è di un azzurro intenso, turchese dove è meno profondo. La temperatura è gradevole e riusciamo a restare in acqua a lungo. Anche con Giuseppe, ci divertiamo ad effettuare una gara di tuffi, cerchiamo di insegnargli la Clanfa, ma, non essendo pratici neppure noi, non abbiamo molto successo. Risaliamo a bordo, ci asciughiamo al sole e prepariamo il pranzo. Mangiamo tranquilli e ci concediamo un'ora di chiacchiere e relax in pozzetto. Il vento aumenta un pò nel primo pomeriggio facendoci sperare in un rientro a vela. Alessandra e la mamma mettono in mare il tender e si allontanano per un giro completo della cala con puntata nelle acque più basse e a riva. Sono di ritorno dopo una mezz'ora e siamo tutti di nuovo pronti per un secondo bagno con gare di tuffi e di immersione.

Torniamo su Y2K e ci asciughiamo a prua chiacchierando: Giuseppe (che noi Peppe e il suo cappello di Tittichiamiamo affettuosamente Peppe) sfoggia un fantastico cappellino con una immagine di Titti, mitico regalo della sorella, sempre nostra cugina, Laura.

La posizione di Cala Rossa, a nord-est dell'isola, ci permette di vedere in lontananza Levanzo, altra meravigliosa meta che ci è impossibile visitare quest'anno. Ci soffermiamo qualche minuto ad osservarla e a ricordare Cala Minnola, per esempio, accanto al piccolo paese. Un fondale roccioso, profondo e disseminato di ricci. L'acqua trasparente e calda... abbiamo letto che i locali chiedono una rivisitazione delle regole del parco marino. Noi siamo ottimisti...

Parliamo anche della nostra partenza da Marsala: non possiamo visitare Marettimo e Levanzo eLevanzo vista da Cala Rossa cominciamo, purtroppo, a pensare al nostro viaggio di ritorno. Decidiamo di lasciare Marsala, bollettino meteo permettendo, il 18 Agosto.

E' ora di rientrare e salpiamo l'ancora. Appena fuori dalla cala, ci rendiamo conto che il vento non è sufficiente per la navigazione a vela, troppo debole. Le poche raffiche non servono per muovere Y2K e ci vediamo costretti a procedere a motore fino al nostro ormeggio al porto di Marsala.

Ceniamo a casa, ci sentiamo un pò stanchi e per la mattina successiva non programmiamo nulla. Quando ci svegliamo, vediamo che cosa abbiamo voglia di fare e che cosa ci viene in mente.

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