Mozia, gioiello Fenicio
---

Veduta aerea di MoziaOggi è San Pantaleo, una delle Isole dello Stagnone, ma anticamente fu Mothia (Mozia) città fondata alla fine dell'VIII sec. a.C. dai Fenici.

A causa della sua posizione strategica per il commercio marittimo, Mozia divenne ben presto una delle più floride colonie fenicie ove furono realizzate imponenti opere pubbliche visibili ancora oggi. Fra quelle degne di maggior nota, la strada che congiungeva (e congiunge tutt'ora) l'isola alla terraferma, il bacino o porticciolo interno (il "Cothon") in cui entravano le navi, le fortificazioni.

Sull'isola i Fenici costruirono splendide case adornate da mosaici e da dipinti murali.

I Fenici vissero tranquilli e prosperarono fino al 397 a.C. quando il tiranno Dionisio di Siracusa riuscì a sconfiggerli e a radere al suolo la colonia. I pochi superstiti ripararono sulla terra ferma fondando Lilibeo, l'odierna Marsala.Mozia

La cartina dell'Isola

Se non si dispone di un mezzo proprio, è possibile raggiungere Mozia sfruttando un servizio di collegamento che, con partenza dal molo delle Saline Inferza di Marsala, effettua quotidianamente e continuamente imbarchi per l'isola. Il tragitto dura pochi minuti.

Sfrecciamo accanto a MoziaCon la nostra mitica barchetta abbiamo navigato numerose volte intorno all'Isola e, passando a Nord, abbiamo seguito la strada fenicia sommersa: con la bassa marea, i grossi massi da cui è composta rimangono appena sotto il pelo dell'acqua. La strada è visibile anche da un aereo (qui la veduta aerea - fonte: http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/SoprinTP/arche/Mozia.htm)

L'avvicinamento alle coste dell'isola è semplicissimo, ricordiamoci che siamo in mezzo allo Stagnone: al momento opportuno si spegne il motore, si alza, si scende dalla barca e si trascina fino a destinazione. Una volta a terra, si viene sopraffatti dal forte frinire delle cicale e dal caldo, ma quest'ultimo è presto dimenticato nel semplice momento in cui ci si guarda intorno.

Spettacolari mura, strade interne, pavimenti a mosaico, il porto... il fascino della potente civiltà fenicia è inebriante ancor prima di mettere piede all'interno della costruzione adibita a museo. Qui noi siamo rimasti ore ad ammirare le teche contenenti i manufatti, i gioielli, le statue degli dei, il vasellame raffinato, bicchieri, fregi, ornamenti e, meraviglia fra le meraviglie, la statua in marmo bianco del Giovanetto. Tutto perfettamente preservato grazie alla Fondazione Culturale "G. Whitaker".

L'esperienza è emozionante e consigliamo di viverla a tutti i viaggiatori che giungono in questa parte della Sicilia.

Per maggiori informazioni su Mozia:
    consultate
    http://spazioinwind.libero.it/marsala/giovinetto.htm
    http://www.welcometosicily.com/mozia.htm
    http://www.bdp.it/~ctps0002/sicilia/mozia.htm
    http://www.motyaline.com/
    http://www.casevacanzasantaninfa.it/it/visitaremozia.htm
 
Per sapere tutto della Mothia Fenicia:
    consultate
    http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/SoprinTP/arche/Mozia.htm

La cartina di Mozia:
    ringraziamo
    http://www.tuttasostanza.it/tuttasicilia/mozia.htm
 

 

Vieni a trovarci sul nuovo BLOG: http://y2ks.blogspot.com